Sotto una nuova luce, Bologna e il suo centro storico sono ancora più belli: le porte, 40 tra monumenti e siti monumentali e 16 chilometri di portici hanno infatti una nuova illuminazione, con corpi illuminanti disegnati ad hoc e personalizzati per la città e con nuovi punti luce in grado di valorizzare l’inestimabile patrimonio storico, artistico e architettonico all’interno della Cerchia del Mille. Un progetto tanto ambizioso quanto appagante, che ha permesso di dare il proprio contributo nella valorizzazione, tra gli altri, anche di un Patrimonio mondiale Unesco come quello dei portici di Bologna e nella sostenibilità del territorio (grazie a questo intervento si otterrà un risparmio energetico del 77%, corrispondente a 387 tonnellate di CO2 non emesse nell’aria). Dopo un approfondito studio storico e dello stato di fatto e con la stretta collaborazione del Comune e della Soprintendenza, sono stati complessivamente sostituiti oltre 3.500 corpi illuminanti e installati 680 nuovi punti luce, accomunati dall’eleganza di linee minimali che a tratti scompaiono nell’architettura.
Il progetto, firmato dallo studio imolese I-DEA Luce Architettura, specializzato in lighting design per città, monumenti e musei, ha dunque saputo tenere insieme passato e presente, rendendo innovativa l’illuminazione e, al contempo, tutelando e valorizzando la storicità del centro storico e di monumenti quali, appunto, le porte delle mura storiche, piazza Santo Stefano e piazza San Domenico. Ma questi non sono che alcuni esempi.
Alla realizzazione del progetto hanno contribuito, tra esecuzione, installazione e fornitura, Radar, il consorzio Innova e i suoi soci Omnia e Sgargi impianti, iGuzzini, Thorn Lighting del gruppo Zumtobel, Lumascape e Neri per i restauri.
A essere stati oggetto del progetto della nuova illuminazione, alcuni dei tratti più conosciuti dei portici di Bologna, come quello di via Indipendenza. Qui, in particolare, sono stati installati i nuovi corpi illuminanti chiamati Bird e disegnati appositamente per valorizzare portici che presentavano punti luce esistenti su catena. Prodotto da iGuzzini, Bird valorizza strada e portico con diversi effetti di luci e ombre, mantenendo le linee aeree originali, evitando interventi invasivi sulle architetture e aumentando anche la sicurezza dell’area. La progettazione di Bird segue i principi dell’ecodesign, volti a minimizzare l’impatto ambientale del prodotto. Oltre il 90% dell’impatto di un apparecchio di illuminazione deriva dal sui utilizzo: ridurre l’impatto ambientale significa quindi abbatterne i consumi energetici. Bird impiega le Optismart Lens, ottiche straordinariamente efficienti, realizzate negli stabilimenti di Recanati, e può essere telegestito attraverso la predisposizione allo smart light, permettendo una luce programmata in base alle esigenze reali, ottimizzando ulteriormente i consumi.
Un altro tratto particolarmente famoso per la sua bellezza è quello del Pavaglione, un punto dalla forte connotazione storica dove si è scelto di preservare i corpi illuminanti di pregio con un sapiente restauro a opera di Neri. I punti luce sono stati riportati all’originale splendore e sono stati messi in sicurezza, rendendoli al contempo efficienti da un punto di vista energetico con l’introduzione di led.
Tra le difficoltà maggiori incontrate nei lavori, la natura pubblico-privata dei portici stessi, essendo perlopiù spazi privati a uso pubblico.
Piazza Santo Stefano e piazza San Domenico sono altri due luoghi famosi la cui illuminazione è stata riprogettata e resa funzionale da I-DEA Luce Architettura. Per la prima delle due, il primo passo è stato rimuovere le tesate che tagliavano il cielo sopra la basilica per liberarne la visuale. Qui, dove all’illuminazione funzionale della piazza si unisce anche quella monumentale della facciata delle Sette Chiese, è stata installata la gamma Contrast prodotta da Thorn Lighting del gruppo Zumtobel, così da ottenere specifici accenti su elementi dell’architettura caratterizzanti. Estremamente versatile, Contrast consente agli utenti di creare installazioni di grande impatto visivo e dall’elevata flessibilità progettuale. Le tre taglie e la doppia rotazione che caratterizzano il prodotto assicurano installazioni semplici, mentre il design circolare offre un’estetica accattivante e permette il facile montaggio di numerosi accessori ottici e schermanti.
Per piazza San Domenico, dove sono stati utilizzati i Quadralux Q8 di Lumascape, si è lavorato per valorizzarla e trasformarla tanto da un punto di vista funzionale quanto estetico. Le colonne stilite, le absidi, la cupola e le tombe dei Glossatori vengono così mostrate sotto una nuova veste luminosa. Quadralux Q8 di Lumascape è un proiettore per architettura ad altissima potenza progettato per raggiungere un’intensità di picco fino a 1,3 milioni di candele. Ricco di funzionalità tra cui il comfort visivo EasyGlowTM e le tecnologie di gestione termica CoolDriveTM. L’interfaccia proprietaria PowerSyncTM consente il controllo digitale.
Lo stesso vale per la cattedrale di San Pietro, la cui maggiore sfida è stata quella di riuscire a illuminarla e a valorizzarla adeguatamente nonostante il poco spazio adiacente affacciato su via Indipendenza.
Altre sorgenti luminose semplici e minimali, ad alta efficienza energetica e con tecnologia a led sono poi state installate nelle dieci porte della cinta muraria, in questo caso fornite da iGuzzini, e per alcune aree verdi del centro, aumentandone la sicurezza e la fruibilità a tutte le ore.
«Ci siamo approcciati all’illuminazione di Bologna creando una regia della luce basata sulla conoscenza approfondita delle caratteristiche urbanistiche, morfologiche e storiche di ciascun contesto – hanno spiegato l’architetta Lorenza Golinelli e l’ingegnere Alberto Ricci Petitoni di I-DEA –. Come “operatori culturali”, abbiamo ordinato la visione notturna del centro perseguendo una continuità visiva all’interno del perimetro dell’intervento. Utilizzando la luce come risorsa che permette di raccontare l’architettura di notte in modo diverso, sempre considerando indissolubile il rapporto tra monumenti e contesto».
Il progetto di riqualificazione illuminotecnica e il lavoro di approfondimento che ha portato alla conclusione dei lavori alla fine del 2023 è celebrato anche con una mostra fotografica in biblioteca Salaborsa a Bologna, visitabile fino al 25 giugno. La luce di Bologna il suo titolo, con scatti che raccontano il prima e il dopo l’intervento a opera del fotografo Oscar Ferrari.
Luogo: Bologna
Progetto: I-DEA Luce Architettura
Aziende esecutrici: Radar, Consorzio Innova, Omnia Impianti, Sgargi
Fornitori: iGuzzini, Thorn Lighting, Lumascape, Neri
Patrocinio: Comune di Bologna
© Oscar Ferrari, courtesy I-DEA