Sarà una «foglia bianca posata in mezzo agli alberi», di notte una «lanterna» per il parco della Montagnola. Ha voluto descrivere così il suo nuovo progetto Mario Cucinella, un primo passo verso la riqualificazione, la cura e il recupero della bellezza del parco nel cuore di Bologna. Al posto dell’attuale struttura circolare, che verrà demolita, troveranno dunque spazio tre padiglioni vetrati ad altissima efficienza energetica che, nel complesso, renderanno l’edificio Near Zero Energy Building (NZEB) e perfettamente integrato e in dialogo con la natura.
Le stesse linee sinuose delle strutture sono tracciate nel rispetto dei grandi platani del parco, che sembreranno dunque spuntare da un’architettura dalle esili intelaiature in alluminio e da tetti talvolta a verde, in modo da massimizzare l’isolamento termico durante tutto l’anno e ridurre l’impatto edilizio sulla capacità drenante dei terreni. Questa copertura, che collegherà le varie zone e le varie funzioni dei padiglioni, vorrà essere un richiamo e un omaggio ai portici di Bologna, patrimonio dell'umanità Unesco. Ma oltre ad avere un importante ruolo sociale, questo sarà lo spazio fisico per le disposizioni tecnologiche necessarie, come pannelli solari e coperture verdi, e l’estensione utile alla raccolta delle acque in perfetto stile di economia circolare delle risorse e dei materiali. I pannelli fotovoltaici, in particolare, saranno di tipo amorfo: dei sottili “film” adattabili alla curvatura della copertura e invisibili.
Il padiglione centrale, di dimensioni maggiori e di forma ellittica, ospiterà nei suoi 300 m2 una sala polivalente per un centinaio di persone, mentre i due laterali di dimensioni minori saranno dedicati a spazi laboratoriali e a bar e servizi. Tutt’intorno, inoltre, vi saranno anche spazi all’aperto dedicati, auditorium e, come vorrebbe anche l’amministrazione comunale, luoghi di studio per ragazzi e universitari. Una cura particolare, inoltre, viene rivolta con questo progetto all’infanzia, grazie all’iniziativa “Bologna la Città dei Bambini e delle Bambine”.
Nell'ottica di un riuso dei materiali utilizzati e di una buona reversibilità dell’intervento, la costruzione si servirà di una tecnologia a secco, con l’utilizzo prevalente di acciaio, cartongessi e fibrocemento idrorepellenti. L’intero padiglione avrà una struttura in acciaio a telaio che supporta sia i padiglioni sia la pensilina di collegamento, mentre le pavimentazioni esterne avranno una finitura in calcestruzzo industriale. All’esterno invece si procederà con pavimenti permeabili e stabilizzati.
Già approvato il progetto di fattibilità tecnico-economico dalla Giunta comunale, il prossimo passo sarà l’avvio delle indagini preliminari belliche, geologiche e archeologiche, per poi puntare ai progetti definitivo ed esecutivo e, ancora, ad aprire il cantiere entro la fine del 2022. Se iter e cronoprogramma verranno rispettati, i lavori dovrebbero concludersi entro l’autunno 2023.
«Sarà una struttura a emissioni zero, utilizzabile tutto l’anno e che cambierà il modo di vivere il parco», ha aggiunto il primo cittadino di Bologna, Matteo Lepore. Sarà dunque anche un esempio di buone pratiche, di attenzione all’ambiente, alle persone e ai consumi, motivo per cui l’auspicio delle istituzioni cittadine è che possa diventare l’esempio per tanti altri parchi.
«Il parco della Montagnola rappresenta da oltre un secolo la quinta di ingresso al centro storico della città di Bologna – hanno ricordato dallo studio MC Architects –. Il progetto per il nuovo padiglione vuole rafforzare l’espressione sociale del luogo, riconoscendo la speciale forza vitale che si muove in questo spazio». Nell’immaginazione dell’architetto, la sera i padiglioni si illumineranno, trasformandosi da foglie in lanterne:
«Una foglia bianca posata in mezzo agli alberi, aperta, con esili intelaiature in alluminio e vetrate, che di notte diventerà una lanterna nel parco» - Mario Cucinella.
Location: Bologna
Architects: MC Architects-Mario Cucinella
Complection: 2022-in progress
Build area: 520 m2
Render by Mario Cucinella Architects, courtesy of MC Architects