La responsabilità nei confronti della natura, la salvaguardia delle sue risorse e la valorizzazione della vivacità di una tradizione locale come quella legata ai Sassi di Matera sono i valori portanti intorno ai quali si è sviluppato il progetto per l’Oasis Science Center della città della Basilicata. Firmato dallo studio Coop Himmelb(l)au e in corso di realizzazione, ancor più che un progetto architettonico è un vero e proprio tentativo di aprire Matera all’innovazione, alla ricerca e allo sviluppo scientifico, trasformandola a sua volta in un punto di accesso a tutta la regione per una diversa visione del rapporto con l’ambiente. Tuttavia, in tale approccio, non è nemmeno difficile vedere il recupero di un carattere connaturato nell’anima stessa di Matera: il restauro delle sue cave di calcarenite sono da tempo oggetto di numerosi studi internazionali e di idee di design all’avanguardia.
Il progetto prevede infatti il recupero e il cambio di destinazione d’uso di una cava non più in funzione a circa due chilometri di distanza, in linea d’aria, dalla città, così da ottenere una struttura diffusa, nonché da sviluppare nuove tipologie edilizie a uso misto a partire dalla lunga storia di Matera: non a caso è posto proprio nella parte alta del Parco della Murgia Materana.
Il risultato di questo progetto pilota, importante modello di design sostenibile, sarà un centro di innovazione e di ricerca sulla natura e sulla sostenibilità per studenti, professori e ricercatori, ma anche un polo di ricerca sull’energia pulita dando l’esempio con le sue stesse caratteristiche: l’Oasis Science Center sarà infatti un’architettura indipendente dal punto di vista energetico, attenta alla conservazione della natura e a favore di un turismo sostenibile, realizzata attraverso la combinazione di tecnologie innovative e di tecniche locali. Codici architettonici contemporanei saranno dunque finalizzati alla valorizzazione del tessuto storico.
Tre saranno le strutture principali di questo centro diffuso, differenti da un punto di vista funzionale e perfettamente integrate nel paesaggio, che nel complesso fungeranno da elemento di connessione tra il parco nazionale e la città.
La più grande di queste sarà la Quarry Terraces, che ospiterà laboratori, spazi co-working flessibili e modulabili, alloggi immersi nel verde con terrazze aperte sui gradoni simbolo del passato estrattivo del luogo. Il Plateau sarà invece un polo multifunzionale con centro conferenze e spazio wellness, connesso a un giardino con al centro un’alta torre con meridiana, mentre l’ingresso della cava sarà marcato dal Rock Restaurant.
Traendo ispirazione dalla raccolta dell’acqua piovana sui tetti, gli ampi giardini e le notevoli inclinazioni delle terrazze verranno utilizzati per questo stesso scopo, fino a indirizzare l’acqua piovana verso due serbatoi sotterranei per poi riutilizzarla come fonte di irrigazione dei giardini stessi.
Nell’ottica di una progettazione green, la stessa torre della meridiana sarà realizzata per funzionare anche come torre energetica, abbinata ai pannelli solari posizionati nella parte di giardino maggiormente esposta al sole: nel complesso occuperanno uno spazio esteso oltre 6.400 m2. Un’oasi, dunque, per la scienza e la sostenibilità della vita sulla Terra da replicare anche altrove.
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Location: Matera, Italy
Architects: Coop Himmelb(l)au
Client: Matera Inerti
Total Area: 15.000 m2
Total Parking Area: 3.000 m2
Total Estimated GFA: 18.000 m2
Energy Garden - Solar Panel Field: 6.452 m2
Consultants
Structural Engineering: B+G Ingenieure Bollinger und Grohmann, Vienna
Energy design: Energy Design Cody, Graz, Austria
Render by and courtesy of Coop Himmelb(l)au