Un’opera che celebra la bellezza del materiale, il sughero, ma anche quella mediterranea e il comfort sostenibile. Il bosco in una stanza, l’installazione presentata per la prima volta alla Milano Design Week 2024 da Diasen alla galleria Rossana Orlandi, è ora diventata protagonista di un’esposizione al Museo del Sughero di Calangianus, in Sardegna. Inaugurata il 18 luglio, sarà visibile fino al 4 maggio 2025. Ideato da Giulio Iacchetti, Il bosco in una stanza vuole rappresentare la metafora di una sughereta, della sua vita e della sua produzione: perimetrata da un muretto a secco, con pavimento in granella di sughero e un passaggio che imita i percorsi che consentono di muoversi attraverso la foresta, l’opera è composta di 15 colonne ricoperte di pittura a base di sughero. Ogni colonna, poi, è pensata e realizzata per offrire diversi effetti e, ancora, diverse texture. Inoltre è coronata da 55 cordoli e da 23 mattonelle di passaggio nella struttura, sempre realizzate in malta a base di sughero, messa a disposizione da Diasen.
Come detto, Il bosco in una stanza vuole essere metafora di una sughereta: non a caso, tra le varie iniziative dopo l’inaugurazione, è stata organizzata un’esperienza ravvicinata con i processi di lavorazione del sughero. Per questo è stata condotta una visita a una sughereta con una squadra di estrattori, i quali hanno offerto ai partecipanti la possibilità di assistere al processo di decortica.
«Per il tipo di utilizzo che facciamo del sughero nelle nostre pitture e biomalte abbiamo consolidato un rapporto profondo con la comunità di Calangianus e con alcuni gruppi di estrattori – ha sottolineato Diego Mingarelli, presidente di Diasen –. Per questo ci è sembrato giusto e coerente trasferire l’installazione che abbiamo realizzato insieme a Giulio Iacchetti per la Milano Design Week nella sua sede naturale, il Museo del Sughero di Calangianus».
Il bosco in una stanza, poi, è anche simbolo della bellezza mediterranea:
«La due giorni è stata anche una grande occasione per trasmettere il fascino di questo materiale Mediterraneo a tante persone che non lo conoscevano e a Joost Bakke, designer australiano e grande esperto di materiali sostenibili, venuto per l’occasione in Sardegna – ha continuato Mingarelli –. Per Diasen è stato un momento identitario importante, un’occasione di allargamento degli orizzonti legati all’utilizzo del sughero e la conferma di quanto sia importante intrattenere rapporti intensi, profondi e durevoli non solo con gli utilizzatori ma con tutti gli operatori della filiera».
Per maggiori info: www.diasen.com
All images courtesy of Diasen