Nasce Emilio Ambasz Institute for the Joint Study of the Built and the Natural Environment - Istituto Emilio Ambasz per lo studio congiunto dell’ambiente costruito e naturale – che avrà sede nel complesso del MoMA di Midtown Manhattan, all’interno del Department of Architecture and Design. L’Istituto si occuperà dello studio delle relazioni tra ambiente costruito e ambiente naturale adoperandosi per promuovere il dibattito inerente a questo tema. Lo scopo è quello di evidenziare il problema ecologico planetario attraverso iniziative digitali che sappiano cogliere l’attenzione del pubblico riflettendo sulle strette relazioni che intercorrono tra architettura e ecologia. La ricerca mirerà inoltre a sviluppare nuovi approcci creativi per progettare un futuro più sostenibile a tutte le scale, dal design fino alla scala territoriale.
“Siamo immensamente grati a Emilio Ambasz per la sua generosità,” ha dichiarato Glenn D. Lowry, Direttore del The Museum of Modern Art. “Emilio è stato un precursore nel campo dell’architettura verde e da anni è in prima linea sulle questioni legate ad architettura ed ecologia. Sono certo che l’Ambasz Institute contribuirà a promuovere l’importante lavoro che Emilio e il Museum of Modern Art hanno portato avanti in questo campo e sono impaziente di affrontare questi temi così cruciali.”
Emilio Ambasz, recentemente insignito del suo quarto Compasso d’Oro per la sua attività di visionario e inventore, è un punto di riferimento molto importante per tutti i professionisti che lavorano per un futuro più sostenibile. Per Tadao Ando, Ambasz può essere considerato il padre, il poeta e il profeta dell’architettura verde, il primo a richiamare l’attenzione degli architetti sulla natura e sull’ambiente. James Wines, nel libro Green Architecture, lo definisce il “Messia dell’architettura verde”. Nel 2014, l’Istituto di Studi Avanzati (ISA) dell’Università di Bologna lo ha premiato con la Medaglia ISA per le Scienze e il 5 marzo 2021, nel corso di una speciale cerimonia, gli conferirà la laurea honoris causa in architettura.
“Il concetto occidentale delle creazioni dell’Uomo come entità distinte e separate – in contrapposizione con la Natura – ha esaurito il suo capitale etico e intellettuale. È necessario concepire un’architettura che si ponga come espressione di un patto di riconciliazione tra natura e mondo costruito. Se non vogliamo perpetuare le condizioni presenti, dobbiamo creare modelli alternativi di futuro, in cui le nostre azioni abbiano come scopo una vita migliore. Credo che ogni progetto che non cerchi di proporre nuovi o migliori modi di esistere sia immorale. Questo compito forse fa vacillare l’immaginazione e paralizza la speranza, ma non ci possiamo sottrarre dal suo perseguimento.” E. Ambasz
La collaborazione tra Ambasz e il Museum of Modern Art dura da più di cinquant’anni. L’architetto è stato ospite di numerose mostre e allestimenti, la creazione dell’Ambasz Institute rappresenta per il MoMA una conferma del suo impegno per promuovere lo sviluppo di una coscienza architettonica sostenibile. L’iniziativa sarà anche un’importante opportunità per ampliare il dibattito attraverso conferenze, convegni e simposi pubblici (molti dei quali online).
“L’ecologia e la crisi climatica in corso sono le sfide più drammatiche del nostro tempo, non solo per l’architettura, ma per l’intera umanità,” ha detto Martino Stierli, curatore capo del settore Architecture and Design del Museum of Modern Art. “Sono felice all’idea che, con il nuovo Ambasz Institute, il Department of Architecture and Design del MoMA sarà in una posizione unica per creare il dibattito e promuovere il necessario cambiamento nel campo della progettazione per un futuro più giusto ed ecologico”.
Scopri il Centro Acros di Fukuoka 25 anni dopo
Scopri Banca dell'Occhio