Il grande giorno è arrivato: la 40esima edizione del Cersaie, la fiera internazionale della ceramica e dell’arredobagno ha preso il via a BolognaFiere e sarà visitabile fino al 29 settembre. Un’edizione da tutto esaurito che negli oltre 145 mila metri quadri di salone ha portato alla partecipazione di 634 espositori provenienti da 27 diversi Paesi (il 39% esteri).
Le aspettative sono alte, tanto da ipotizzare centomila visitatori: sebbene il bilancio si potrà fare solo a conclusione della manifestazione, i numeri sono testimoni di un settore complessivamente in tenuta rispetto a un contesto di rialzo di tassi di interesse e di instabilità del comparto energetico: sono questi alcuni dei fattori messi in evidenza da Giovanni Savorani, presidente di Confindustria Ceramica, e responsabili di un inizio 2023 peggiore dello stesso periodo 2022 (anno che si è chiuso con un fatturato record di sette miliardi).
Eppure sono diversi gli elementi su cui puntare per mantenere il comparto ceramico italiano in un buono stato di salute, primi tra tutti «infrastrutture, industria 4.0 e approvvigionamento energetico», senza rinunciare alla qualità e all’ampliamento dei prodotti e dei mercati. È in particolare sui primi tre punti che Confindustria ceramica è andata in pressing sul Governo (presente con un videomessaggio il ministro Gilberto Pichetto Fratin), chiedendo, per esempio, di «dare continuità all’industria 4.0 andando verso un’industria 5.0 – ha specificato Savorani –. E poi, ancora, di agevolare l’estrazione e l’utilizzo di gas naturale nazionale, di accelerare gli iter autorizzativi e di migliorare infrastrutture».
In occasione della 40esima edizione, lo spazio di Cersaie viene attraversato da un percorso espositivo che fa rivivere i 40 anni della propria evoluzione, focalizzandosi su design, tecnologia, prodotti e aziende che hanno fatto la storia. Route 40 permette al visitatore di percorrere i momenti caratterizzanti di questi quattro decenni sottolineando i grandi cambiamenti avvenuti in ambito culturale, sociale, progettuale e produttivo. Curato da Davide Vercelli e progettato da Dario Curatolo, Route 40 si snoda nei percorsi di Cersaie a partire dal Quadriportico - punto di presentazione e di raccordo concettuale del racconto – per proseguire in Galleria 21-22, 25-26 e nel Mall del Padiglione 37 con allestimenti che raccontano ciascun decennio.
Il 28 settembre sarà la volta del Cafè della Stampa di THE PLAN, al quale prenderà parte Nicola Leonardi, co-fondatore e direttore di THE PLAN, che dialogherà con gli architetti Ines Bovone, Partner di Coima Image (società di consulenza che offre servizi di architettura, interior design e space planning), Miguel Casal Ribeiro, Partner di Lissoni Casal Ribeiro (la divisione di Lissoni & Partners che si occupa di masterplan, architettura e paesaggio) e Giuseppe Tortato, fondatore dello studio di progettazione Giuseppe Tortato Architetti.
La prima giornata della 40esima edizione di Cersaie si è conclusa con la tradizionale conferenza stampa internazionale, che si è tenuta al Palazzo dei Congressi, con la partecipazione di Emilio Mussini e Armando Cafiero, rispettivamente vicepresidente e direttore generale di Confindustria Ceramica, e di Cristina Faedi, fondatrice e direttrice artistica di Infinite possibilità.
«Il Cersaie è l’unica manifestazione dedicata alla ceramica che offre ai visitatori un quadro completo sullo stato dell’arte del settore, che vede una continua evoluzione dal punto di vista sia tecnologico sia estetico», ha ricordato Mussini. Guardando l’areogramma relativo al commercio internazionale delle piastrelle ceramiche nel 2022, si vede che l’Italia si aggiudica la fetta più ampia della torta, pari al 29% della stessa. I principali competitor sono la Cina con il 19% e la Spagna con il 18%; in rapida crescita l’India, arrivata ormai al 7%. Tornando all’Italia, a fronte di un fatturato totale di 7,2 miliardi di euro nel 2022, con una crescita del 16,5% rispetto al 2021, i primi sei mesi del 2023 hanno accusato una decrescita del 14,4% rispetto al primo semestre dell’anno precedente.
Cristina Faedi Nuovi ha illustrato i trend del Cersaie 2023, popolato da forme e colori di un mondo pop, che rappresentano anche un riflesso degli anni Novanta. Marmi policromi capaci di osare, intensi colori a tinta unita, e texture geometriche che vanno a riprodurre l’azione degli agenti atmosferici sulla superficie del materiale.
Ancora, inediti connubi, ad esempio tra la finitura preziosa della maiolica e quella grezza del cemento, quarziti che incontrano legni fossili, superfici smaltate accostate ad altre ruvide, abbinamenti tra finiture opache e ultra-gloss. Dal punto di vista cromatico, i toni freddi del grigio incontrano il color ruggine, ma la palette dei colori include anche verde oliva, rosa e giallo: i colori del sole, della terra e delle spezie. Senza dimenticare i vivaci colori Pantone, tra cui l’apricot crush, che anticipa già la tendenza dell’anno prossimo.
Tra i formati proposti, vi sono mattoncini disposti in moduli da tre unità, listelli di piccolo formato che riescono a seguire le superfici curve, una nuova versione delle cementine, che vengono reinterpretate con una forma esagonale, e le piastrelle cosiddette "Kit Kat", composte da tanti piccoli pezzi allungati come il celebre snack al cioccolato. Ecco, inoltre, lavabo a colonna, sia spigolosi sia cilindrici, e vere e proprie “ceramiche da parati” che ricordano dei broccati. Quest’anno si assiste infine al rilancio del cotto, per il quale oggi si è in grado di garantire una perfetta posa anche in esterno.
Il convegno si è concluso con la cerimonia di premiazione del Ceramics of Italy Journalism Award 2023. Ad aggiudicarsi il riconoscimento, giunto alla 26esima edizione, è Anna Kolomiyets, direttrice della rivista web ucraina Project from Italy.
All images courtesy of Cersaie