La concezione di un’architettura umana, radicata nei desideri e nelle necessità delle persone, prende vita nel progetto di Busselli Scherer per il volume realizzato sul lotto D2 del NOI Techpark, il parco scientifico e tecnologico dell’Alto Adige, situato nell’area industriale e artigianale di Bolzano. Grazie a un ambizioso piano di rigenerazione urbana, questo luogo, che un tempo era occupato da una fabbrica di alluminio, si sta trasformando in un hub di innovazione che riunisce aziende e start-up, istituti di ricerca, università e istituzioni, attive nei settori Green, Food & Health, Digital, Automotive/Automation. In tale contesto si colloca l’edificio progettato dallo studio altoatesino a guida di Roberto Busselli e Michael Scherer.
Il nome dell’area rivela immediatamente la sua identità di luogo catalizzatore di idee e ricerca: NOI è infatti l’acronimo di Nature of Innovation, che significa innovare seguendo le leggi della natura, provando a lavorare in modo sostenibile e flessibile, adattando le scelte nel rispetto dell’ambiente che ci accoglie. L’attuazione del masterplan concepito per il NOI Techpark da Chapman Taylor e Claudio Lucchin & Architetti Associati, in corso ormai da vari anni, ha previsto innanzitutto il recupero dei due fabbricati razionalisti che ospitavano le centrali di trasformazione e la costruzione del volume contemporaneo denominato Black Monolith. A seguire, sono stati realizzati una serie di edifici che definiscono una stecca lineare lungo i fronti del NOI che si affacciano sulle strade laterali. Tra questi vi è appunto il volume a uso misto D2, che si sviluppa su sei piani, dei quali quattro fuori terra e due interrati.
L’edificio a firma di Busselli Scherer racchiude laboratori di ricerca del Centro di Sperimentazione Laimburg – nello specifico il laboratorio alimenti e il laboratorio carni-salumi-speck...
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