Come si sa, viviamo in un’epoca in cui sempre più persone vogliono essere considerate “artisti” per soddisfare l’appetito di una crescente “vanitas” - una patologia che giustamente Montaigne considerava il carattere definitivo e autodistruttivo dell’animo umano. Sono ormai più di 20 anni che questa patologia ha investito il mondo dell’architettura grazie al fenomeno delle “archi-star” - individui che credono di criticare i valori del corporativismo imperante tramite le loro iconiche performance, quando invece non ne rappresentano altro che sgraziati e pedanti rivenditori travestiti, dai media compiacenti, in eroi del nostro tempo.
Come si sa, si tratta di un fenomeno che ha consegnato opere invadenti e strillate, paradossalmente legittimate da un pensiero privo di assunti fondativi; un pensiero debole, che nella maggior parte dei casi svela un nichilismo, e un relativo cinismo, reso ancor più tracotante dalla esuberanza di chi, come indicato da Karl Kraus, utilizza l’urna come vaso da notte e il vaso da notte come urna.
Negli ultimi anni si sono formate molte alternative a questo fenomeno, stimolate in modo più o meno diretto da una nuova ristrettezza di mezzi economici. Queste alternative variano da un minimalismo interpretato in modo religioso all’innocenza di un nuovo pauperismo imposto dalle circostanze e presentato come antidoto nei confronti della vanitas che i membri del rarefatto mondo della dominante “Davos Culture” (grazie Samuel P. Huntington!) continuano a esprimere.
In questo scenario di crescenti estremismi, la recente inaugurazione della Melbourne School of Design - MSD - sembra indicare una strada operativa più stimolante grazie alla forza della semplicità delle scelte di architettura operate, che ricordano ai pochi ancora in grado di distinguere l’urna dal vaso da notte alcuni degli elementi...
Digitale
Stampata
Essere moderno oggi; cosa ci riserva il futuro?
Christian De Portzamparc
Il linguaggio è in crisi, così come la politica, l’ideologia, la ragione occidentale nel suo “logos”. Ma se un’architettur...Luanda Mapping - Una megalopoli dell’Africa meridionale dal potenziale illimitato
Dopo un breve viaggio nell’estremo oriente, dove ci siamo soffermati su Singapore, Pechino e Tokio, entriamo questa volta nel continente africano e ...Un mosaico urbano di contrasti
Una città reale può essere letta come un grande classico: uno scritto familiare, ma ancora capace di sorprendere, dove amore, bellezza, mostruosit...