La richiesta della committenza riguarda la divisione in due unità abitative di un appartamento situato all'interno del Palazzo dei Mutilati, edificio di pregio storico costruito fra il 1927 e il 1931 a Trapani. L’edificio presenta un vasto registro decorativo dal linguaggio eclettico e modernista con fregi e modanature di svariata forgia che arricchiscono i fronti in diverse soluzioni. Bifore, sostenute con colonne con capitello, archi a tutto sesto, ad ogiva, ribassati, inflessi e relativi decori si articolano secondo una complessa logica progettuale. Il progetto vuole creare e rafforzare elementi caratterizzanti l’oggetto dell’intervento e per tale motivo si vuole creare una scomposizione che vuole dare forza al pavimento e al soffitto entrambi espressione di arte e decorazione di un tempo. La modernità, adeguandosi dolcemente allo stato dei luoghi, rende contemporaneo lo spazio abitato amplificandone la complessa storicità. Ogni ambiente viene trattato e studiato in tutti i suoi particolari anche nella realizzazione di alcuni “elementi” di arredamento che diventano parte integrante del linguaggio progettuale. Per tale motivo, oltre alla scelta di mobili esistenti in commercio, si progettano di nuovi integrati negli ambienti che collaborano al risultato finale. I soffitti vengono ricostituiti nel loro splendore pittorico e il pavimento distaccandolo leggermente con diverso materiale dai setti murari verticali ne rafforza la sua presenza. Tale scelta è per scomporre la scatola esprimendo al massimo l’unicità dei due piani orizzontali (pavimento-soffitto) dando la sensazione di sospensione nel tempo grazie a un linguaggio più neutro possibile che esalta per contrapposizione la percezione di quella manualità e produzione artigianale essa stessa espressione dell’importanza storica dell’edificio. La percezione dello spazio abitato viene traslato in un tempo moderno, attuale, lasciando leggibili quei segni che oggi arricchiscono con il loro valore estetico e decorativo il vivere contemporaneo. Un vero e proprio rapporto dialettico fra antico e moderno dove alcune eccezioni diventano espressione di una distanza critica. “Questa attività critica funziona poiché elimina gli aspetti che non interessano, attraverso una progressiva e migliore conoscenza delle diverse tematiche” (in Giuseppe Todaro, Muratore di opera grave. Conversazione con Alvaro Siza Vieira, LetteraVentidue Edizioni, Siracusa, 2013, pag. 35).
Trapani
Italia
Privato
09/2019
210 sq. m
Giuseppe Todaro Architect
Giuseppe Todaro Architect
Curriculum
(Erice 1976) Si laurea in architettura nel 2002 a Palermo con tesi in progettazione architettonica, relatore Bibi Leone.
E' stato Professore a contratto presso la Facoltà di Architettura di Palermo ed assistente ai corsi di Progettazione Architettonica tenuti da Bibi Leone, Giovanbattista Magazzú e Marcello Panzarella.
Dal 2006 é docente del Seminario itinerante di progettazione Villard de Honnencourt.
Nel 2004 ha fondato lo studio Giuseppe Todaro Architect. La sua attività spazia dall‘architettura alla progettazione urbana e all‘interior design, con progetti che hanno avuto visibilità nazionale ed internazionale in mostre e pubblicazioni.
Il 19 Gennaio 2013 incontra Alvaro Siza Vieira presso il suo studio a Porto con il quale intrattiene una conversazione pubblicata in Muratore di opera grave. Conversazione con Alvaro Siza Vieira, Edizioni LetteraVentidue.