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L’architettura al servizio della creatività studentesca

Laude Living Bologna

Open Project

L’architettura al servizio della creatività studentesca
Scritto da Redazione The Plan -
Hanno partecipato al progetto Bertolotto Porte, FAAC, Coiver

Una nuova idea di studentato, un hub creativo capace di intrecciare in un solo luogo le esigenze di riservatezza e di condivisione, ma anche cuore pulsante di un più ampio progetto di riqualificazione e di riconnessione tra la comunità locale e gli studenti della più antica università del mondo occidentale, l’Alma Mater Studiorum. È nato così il nuovo Laude Living Bologna, lo student housing a poca distanza dal centro storico e circondato da aree verdi pubbliche firmato da Open Project a partire da un concept sviluppato insieme a tp bennett, che con i suoi 16 piani fuori terra più uno interrato ha aperto le porte a oltre 500 studenti. A rendere la sua configurazione unica nel panorama di questa tipologia di residenze è la presenza di veri e propri mini appartamenti. Questi, con affaccio verso il centro storico e i colli, sono dotati di tutti i servizi privati – dalla stanza da letto alla cucina fino al bagno individuali –, ai quali si aggiungono quelli legati agli spazi comuni: privacy, socialità, studio, tranquillità, sport e svago hanno qui la possibilità di convivere e di valorizzarsi a vicenda. Un luogo, volendo riprendere le parole dei partner di Open Project, Maurizio Piolanti e Francesco Conserva, dove ritagliarsi uno spazio individuale e creativo e in cui trovare la libertà di esprimersi.

Laude Living Bologna | © Ingrid Taro, courtesy Open Project Il progetto di interior design si identifica per l’esplosione dei colori pop, con tinte brillanti alle pareti che vengono riprese anche dagli arredi custom. Il giallo e il blu, in particolare, sono stati scelti per favorire la creatività di una comunità di studenti multietnica.

Il progetto ha previsto la riqualificazione di un’area preesistente e, allo stesso tempo, l’inserimento di strutture di nuova realizzazione: oltre all’edificio principale, riconoscibile per il suo ritmo dato dall’alternanza di toni chiari e scuri, una costruzione più bassa si eleva fino al terzo piano e dà vita a una corte centrale votata alle attività comuni e allestita anche per incentivare una mobilità dolce. Molte altre sono le aree di aggregazione tra il piano interrato, il piano terra e l’ultimo livello, come una lounge, un’aula studio, un bar-caffetteria e uno spazio dedicato ai servizi postali, dove poter far recapitare pacchi e corrispondenza. Infine, in cima all’edificio vi sono, tra le altre cose, le cucine comuni, una sala yoga, una biblioteca e uno spazio silenzioso, mentre una sala cinema e una palestra sono al piano interrato.

Laude Living Bologna | © Ingrid Taro, courtesy Open Project Per omaggiare la storia del luogo, un ex sito ferroviario, si è scelto uno stile industriale, con ampio impiego di elementi in metallo e impianti a vista.

Allo stile grafico dai toni neutri che caratterizza l’esterno di Laude Living Bologna fa da contrappunto la vivacità degli interni, data da un’esplosione di colori brillanti, alle pareti e negli arredi custom. Anche le carte da parati, parimenti in note accese, sono realizzate su disegno di tp bennett con effetto “graffito”: il risultato è quello di ambienti sempre diversi e dalla forte personalità, ma accomunati dai giochi di colore. Oltre al colore, nel progetto di interni grande risalto viene dato al passato dell’edificio, che è stato a lungo uno stabilimento produttivo di carrozze ferroviarie: per omaggiare questa storia si è scelto uno stile industriale, con ampio impiego di elementi in metallo e impianti a vista.

Laude Living Bologna | © Ingrid Taro, courtesy Open Project Oltre alle tinte brillanti,  a caratterizzare il progetto di interni anche le note accese delle carte da parati custom realizzate su disegno, con effetto graffiti. In questo modo, ambienti diversi sono legati da uno stile comune.

Lo studio e la scelta degli arredi rispondono poi a esigenze precise di valorizzazione degli ambienti: da una parte l’ottimizzazione degli spazi comunque contenuti degli appartamenti, così da rendere ciascuno di essi funzionale e confortevole, dall’altra l’ottenimento di un effetto non spoglio degli ampi spazi comuni.

«Lo studentato è l’ambiente fertile di idee per eccellenza – hanno concluso da Open Project –. Allo stesso tempo è un punto di aggregazione per il quartiere, un’occasione per mettere al centro la comunità locale e riconnetterla con il distretto universitario e i tanti stimoli che questo genera, un posto che riesce a essere d’ispirazione per la realtà internazionale di studenti che vive e transita per Bologna».

 

Luogo: Bologna
Committente: Stonehill International
Completamento: 2022
Superficie lorda: 20.000 m2
Progetto architettonico e degli interni, coordinamento generale, direzione lavori: Open Project
Concept: tp bennett
Appaltatore principale: CMB
Direzione Lavori: Drees & Sommer Italia

Salvo diversamente indicato, fotografie di Ingrid Taro, courtesy Open Project

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#Ingrid Taro  #Coiver  #Bertolotto Porte  #FAAC  #Bologna  #Residenze per studenti  #Europa  #2024  #Open Project  #Interior Design & Contract 

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