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YellowSquare Firenze: quando l'ostello si fa esperienza

Da un’architettura degli anni Trenta nasce un nuovo format di ospitalità che si fa spazio di incontro e inclusione, non solo per i turisti

Pierattelli Architetture

YellowSquare Firenze Pierattelli Architetture
Scritto da Redazione The Plan -
Hanno partecipato al progetto Marazzi, Ponzio

Da Roma a Firenze, passando per Milano: dopo la prima inaugurazione, 20 anni fa a Roma, e la seconda apertura a Milano in tempi più recenti, YellowSquare torna con un’idea nuova, contemporanea di ostello: un hub di scambio e incontro, aperto a turisti e persone del posto.

YellowSquare Firenze, situato nel cuore della città toscana, a pochi passi dalla Fortezza da Basso, è dunque la terza struttura aperta dal brand. Firmato dallo studio fiorentino Pierattelli Architetture e sviluppato da InvestiRE SGR, il progetto propone un format dinamico e informale, all'interno di spazi dai colori vivaci, giovanili e accoglienti.

 

Credits

Location: Florence, Italy
Completion: 2022
Area: 5.000 m2
Client: InvestiRE SGR
Architect: Pierattelli Architetture

Consultants
Structures: 3ing - Engineering Group
Interior Design: Andrea Pierattelli, Ernesto di Santo

Suppliers
Ceramic Floor: Marazzi
Doors&Windows: Ponzio

Photography by Iuri Niccolai, courtesy of Pierattelli Architetture

YellowSquare Firenze - Pierattelli Architetture © Iuri Niccolai, courtesy of Pierattelli Architetture

 

YellowSquare Firenze, un ostello che si fa esperienza

YellowSquare Firenze ripropone la dimensione dell’ostello esperienziale ideato da Fabio e Marco Coppola nei pirmi anni Duemila, a cui il team guidato da Massimo, Andrea e Claudio Pierattelli ha dato forma fisica, modellando un nuovo concept di accoglienza informale. Una narrazione capace di essere forma e sostanza, spazio e messaggio, in grado di soddisfare nuovi modi di vivere, viaggiare, relazionarsi. Con il mutare della società e dei suoi bisogni, infatti, cambiano anche gli spazi, gli interni dei luoghi privati, pubblici e di accoglienza. Lo stesso concetto di ospitalità si riveste di nuovi significati.

L’ostello nasce dalla riconversione di un complesso razionalista degli anni Trenta, che racchiude una superficie di 5.000 m2 distribuita in due corpi di fabbrica. La struttura ha una capienza di 250 posti letto distribuiti in stanze che vanno da quattro a otto posti, cui si aggiungono 12 camere private.

Al centro del progetto sviluppato dal brand, il valore della condivisione, vero fil rouge che attraversa e unisce il design del bar, del ristorante, della cucina a disposizione degli ospiti e delle altre aree comuni. Tutti gli spazi sono pensati per favorire lo scambio e l’incontro informale: YellowSquare Firenze è una struttura polifunzionale e inclusiva, che punta sulla capacità di attivare relazioni grazie a numerose altre attività: dalle lezioni di cucina ai corsi di yoga al tramonto. Fiore all’occhiello, la piscina e il solarium all’ultimo piano, con vista sulla città.

YellowSquare Firenze - Pierattelli Architetture © Iuri Niccolai, courtesy of Pierattelli Architetture

 

Un’architettura che guarda al futuro

Costruito nel 1935 come dispensario provinciale per i malati di tubercolosi, l’edificio è poi stato adibito a sede dell’azienda sanitaria locale negli anni ’80 e, dopo essere stato messo all’asta nel 2005, è caduto in stato di abbandono.

Il progetto di riqualificazione di Pierattelli Architetture ha interessato entrambi i corpi di fabbrica, il primo distribuito su sei livelli, il secondo costituito da un unico piano fuori terra, mantenendo i principali elementi strutturali tipici dell’architettura razionalista, e aggiornando il layout distributivo e gli interni. Grazie a interventi di modernizzazione studiati nel rispetto dell’identità e del contesto, i progettisti hanno inteso preservare la valenza storica dell’edificio e le sue caratteristiche originarie.

YellowSquare Firenze - Pierattelli Architetture © Iuri Niccolai, courtesy of Pierattelli Architetture
 

Il Travertino riveste il portale all'ingresso, la gradinata e la grande zoccolatura, e incornicia i profili delle ampie aperture sulla facciata. Eleganza ed essenzialità della struttura sono accentuate dal carattere quasi monolitico degli esterni e dal grande portale bianco avorio, al quale si accede tramite l’ampia gradinata. Da qui, si arriva alla hall, dove si trovano l’area ristoro e la zona bar/ristorante con cucina.

Il piano terra contiene le prime stanze, uno spazio adibito a guest kitchen e uno riservato ai corsi di cucina, oltre ai locali di servizio per la ristorazione. Un’area club si trova invece nel basement dell’edificio, insieme all’autorimessa, ai locali tecnici e agli spazi di deposito e servizio. Al primo e al secondo piano si trovano le stanze con servizi privati, mentre nel sottotetto, grazie all’eliminazione della copertura a falde, è stato ricavato uno spazio aperto con piscina panoramica e solarium.

Toni accesi, dal giallo e all’arancione, e altri più freddi, dal verde e all’azzurro, sono i veri protagonisti del progetto, mentre la fibra fonoassorbente a soffitto costituisce una texture avvolgente negli spazi di passaggio. Geometrie e segni cromatici su pareti e pavimenti delineano interni giocosi e aperti, giovanili e conviviali.

 

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