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Università Cà Foscari Venezia

Studio Architetti Mar

Università Cà Foscari Venezia
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Il nuovo complesso per la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell'Università Ca’ Foscari Venezia, si sviluppa nei comparti n°8 e 10 del “Piano di Recupero di iniziativa pubblica per l’Università di Via Torino a Mestre”. L’intervento si colloca in una zona di cerniera tra due realtà di una stessa città: il centro storico di Venezia e il centro industriale e direzionale, collocato ai margini della gronda lagunare accanto a significative realtà della città, quali il Parco di San Giuliano, Forte Marghera, la zona di ristrutturazione urbanistica di via Torino e del Canal Salso, che rappresenta uno dei due poli di sviluppo significativi della città di terraferma.  L’inserimento in quest’area, di una struttura universitaria con modello tipologico a campus, prossima all’affaccio sulla laguna, costituisce una sorta di trait d’union tra il centro insulare della città e quello di terraferma. L’accesso primario all’area avviene da Via Torino, la circolazione automobilistica interna al campus è quella prevista dal Piano di Recupero e completata dalle rampe di discesa ai parcheggi interrati, mentre all’interno dei lotti la circolazione è esclusivamente pedonale. La distribuzione planimetrica degli edifici e la progettazione degli spazi di relazione all’aperto e al coperto, oltre alla progettazione dei sistemi di accesso e del sistema dei flussi, hanno considerato in modo attento le varietà di destinazioni d’uso insediate. Esse, con i loro fruitori, daranno vita a diverse tipologie di luoghi, con alcune situazioni di necessaria convergenza (spazi aperti a studenti e docenti) o di necessaria esclusività (spazi dedicati ai soli docenti, o ai soli tecnici) da organizzare in vicendevole integrazione. L’articolazione dei volumi e delle superfici libere, consente di escludere la circolazione delle automobili all'interno dell'area garantendo l'accessibilità veicolare lungo i bordi del campus. Tramite rampe carrabili, i veicoli raggiungono il grande piano interrato destinato ad autorimessa con accesso diretto ai singoli edifici, e all'edificio D attraverso una piazza a quota ribassata. Gli ampi spazi aperti pavimentati che caratterizzano il campus, sono per buona parte coperti per consentire la possibilità di stare all’aperto in luoghi protetti e schermati. Gli spazi non coperti sono spazi verdi, attrezzati a parco, con elementi di arredo urbano che consentono la sosta delle persone che frequentano il campus.
La necessità di attribuire a ciascun edificio una specifica destinazione d’uso, deriva dalla imprescindibile esigenza di selezionare il pubblico che usufruisce dei diversi servizi (gerarchia di flussi) per garantire la sicurezza nella circolazione delle persone nel campus e per non creare interferenze nella gestione.
La sicurezza, declinata dal punto di vista degli utenti e da quello delle attrezzature è stata quindi un altro importantissimo campo di prova per la progettazione architettonica.
L’intervento realizzato è costituito, ad oggi, da 4 edifici fuori terra di varia altezza e due piastre interrate, per un totale di circa 27.000 mq di superficie lorda di pavimento. Nei nuovi edifici saranno trasferiti tutti i dipartimenti della Facoltà di Scienze (Chimica, Chimica-Fisica, Scienze Ambientali).
Oltre alla didattica e la ricerca specifiche dell’area scientifica e matematica, con la sua struttura tecnica di supporto alle attività laboratoriali, nel campus troverà collocazione la componente organizzativa dell’intera comunità accademica oltre ad ampi spazi di natura congressuale e culturale, tra cui un sistema di sale conferenze e una biblioteca di ragguardevoli dimensioni. Diventerà quindi luogo strategico per tutte quelle attività a valenza pubblica e di rappresentanza dell’università.
Le attività didattiche potranno contare su 8 aule, per una capienza complessiva di 641 posti, collocate nell’edificio F denominato Delta, 9 laboratori didattici collocati nell’edificio C denominato Beta, un Auditorium da 240 posti nell’edificio D denominato Alfa e di uma Biblioteca di Area Scientifica da 134 posti distribuiti su 4 piani sempre all’interno dell’edificio D.
Aspetto qualitativo degli spazi aperti è una piazza pedonale coperta, sulla quale affaccia la zona di ristorazione e incontro. La grande copertura, sostenuta dall’edificio C, uno sbalzo di 20 m, consente una circolazione pedonale e un luogo dello stare protetta dalle intemperie, costituendo, dal punto di vista architettonico, uno dei due elementi fondanti dell’intervento.
Elemento caratterizzante dal punto di vista formale architettonico è l’edificio D, denominato Alfa, attraverso il quale avviene l’accesso pedonale principale passando tramite la grande hall, ingresso del campus sia per le funzioni che ospita sia per la sua forte immagine architettonica.
Nuova porta ideale e funzionale dell’area universitaria, si compone di due corpi di fabbrica per un totale di circa 5.330 mq: il primo, a sud, è una grande “spina” di nove piani alta circa 40m, caratterizzata da pareti trapezie costituite da una facciata ventilata in zinco titanio di colore grigio scuro; il secondo, a nord, è un volume trasparente e regolare di sette piani, realizzato con facciate vetrate a montanti e traversi e rivestito di frangisole orientabili.
Il complesso di edifici sono concepiti su tipologia in linea reiterata, differenziati per lunghezza e orientamento sul lotto, ma accomunati dal segno “industriale” dei lunghi ballatoi di sicurezza esterni al fronte e dalle apparecchiature impiantistiche sulle coperture. La struttura dei ballatoi,ospitando lamelle orientabili funzionali alla protezione dall’irraggiamento solare diretto, è parte integrante dell’involucro edilizio, dando il proprio importante contributo al sistema facciata. Tutti gli edifici sono di fatto concepiti, utilizzando sistemi di schermatura solare orientabili e ombreggiamento,facciate ventilate,cappotti, vetraggi ad alta prestazione, secondo elevati criteri di efficienza energetica e di sostenibilità.

Lo Studio Architetti Mar Srl, fondato dall’Arch Gian Paolo Mar nel 1961,continua la sua attività con la figlia Giovanna,che oltre all’attività professionale è docente a contratto presso l’Università di Architettura di Venezia.
Lo studio vanta oltre 50 anni di esperienza nel campo dell’edilizia residenziale, piani di urbanizzazione, strutture turistico ricettive e alberghiere,porti turistici,edifici commerciali e direzionali,strutture Aeroportuali come gli Aeroporti di Venezia e Treviso,strutture universitarie quali la nuova sede di scienze fisiche matematiche e naturali dell’Università Ca’ Foscari Venezia.
La sostenibilità è uno dei principali ambiti di ricerca: basso impatto ambientale,efficienza energetica,uso di fonti rinnovabili. Lo Studio,che può contare sulla competenza di un team qualificato di architetti,segue la progettazione dalla fase urbanistica all’agibilità,non solo come progettista,ma anche come unico interlocutore e coordinatore delle varie progettazioni e collaborazioni.

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