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Tozzi industries

Nuovostudio Architettura e Territorio

Tozzi industries
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Il progetto ha previsto l’ampliamento della sede direzionale esistente, posta a Mezzano (RA), del Gruppo Tozzi, importante azienda leader nel settore della progettazione, produzione e installazione di impianti elettrici, strumentazioni e centrali di produzione di energia da fonti rinnovabili.

L’intervento ha comportato la realizzazione di due nuovi corpi di fabbrica, denominati B e C, e destinati rispettivamente ad uffici, laboratori e depositi, ed il restyling della sede esistente, denominato edificio A.

L’edificio A, una palazzina a 3 piani realizzata nei primi anni ’70, fortemente connotata da un pregevole carattere razionalista, ha fornito, nei suoi tratti fondanti, una serie di spunti tipologici e compositivi all’approccio progettuale dei nuovi corpi di fabbrica: la conformazione dell’edificio con la grande corte interna su cui affacciano gli elementi distributivi dell’immobile; la struttura a pilastri e travi, denunciata dall’arretramento dei tamponamenti, che diviene parte sostanziale nella definizione estetica del manufatto; la caratterizzazione delle fronti, con grandi finestre corredate da “palpebre” orizzontali esterne; l’ingresso principale, denunciato dalla rilevante pensilina a sbalzo. Tutti questi elementi sono stati ripresi e rielaborati, in chiave più netta e contemporanea, nello sviluppo dell’edificio B. L’edificio in questione, cuore nevralgico del nuovo intervento, è collegato alla sede preesistente attraverso un tunnel vetrato posto al primo livello; il nuovo corpo di fabbrica, che dal punto di vista funzionale si configura come ampliamento dell’edificio preesistente, dal punto di vista estetico-formale diviene “evoluzione linguistica” della stessa, e, al contempo, elemento di mediazione con il terzo corpo di fabbrica, l’edificio C, dal carattere più duro e compatto, maggiormente consono alle destinazioni produttive e laboratoriali ivi insediate.

Edificio B
Il nuovo edificio per uffici è posto a cerniera fra la palazzina esistente (ed. A) e i depositi/laboratori (ed. C), situati al margine settentrionale dell’area.
L’orientamento nord-sud dello stesso deriva dalla conformazione e dall’orientamento dell’area di sedime. L’edificio, a 4 piani fuori terra, è composto da due corpi di fabbrica paralleli destinati ad ospitare gli ambienti “nobili” del fabbricato (uffici, sale riunioni, sala conferenze), tra loro connessi da due elementi-cerniera che contengono i servizi e gli elementi distributivi di collegamento fra i vari piani. La disposizione dei corpi di fabbrica definisce un patio interno di m 15 x m 24.
Grande attenzione è stata posta, in fase progettuale, agli aspetti bioclimatici; l’edificio, che si caratterizza per la grande trasparenza delle sue facciate, quasi interamente realizzate in vetro, è naturalmente protetto da una sorta di alettatura profonda m 1,50 che garantisce grande comfort nelle diverse stagioni dell’anno: in estate la luce del sole, che ha una direzione maggiormente zenitale durante le ore più calde della giornata, viene quasi interamente schermata dalla presenza di questa alettatura; viceversa in inverno la luce del sole, maggiormente inclinata e radente, penetra attraverso le grandi vetrate e contribuisce a riscaldare naturalmente l’edificio, migliorandone al contempo le prestazioni in termini di comfort e di risparmio energetico.
Il patio, pavimentato in legno, si configura come una sorta di “giardino intercluso”.
L’edificio poggia su un basamento seminterrato nel quale sono collocati i posti auto coperti e alcuni ambienti di servizio; l’esile pilastratura portante, posta in ombra dalla presenza delle ali perimetrali, e la finitura scura del seminterrato contribuiscono alla percezione del corpo di fabbrica come di un elemento quasi sospeso nel vuoto, posto ad un’altezza di m 1,50 dal piano stradale.
Dal punto di vista distributivo l’edificio è caratterizzato da una grande hall di ingresso a doppio volume accessibile da una scala esterna, coperta da pensilina, interamente rivestita in pietra scura; da questa, attraverso un corridoio che delimita il perimetro del patio, si accede agli ambienti posti a piano terra e ai corpi di fabbrica che ospitano i servizi e gli elementi di collegamento ai piani superiori.
I restanti piani fuori terra, internamente suddivisi da pareti in arredo in legno di rovere, sono composti da ambienti per ufficio modulari. Il corridoio di distribuzione è anch’esso separato dagli uffici attraverso pareti- contenitore in legno di rovere, realizzate in arredo.
La struttura a pilastri e travi è realizzata in cemento armato; i solai in laterocemento. Internamente il pavimento galleggiante in legno e il controsoffitto in metallo ospita gli elementi di distribuzione degli impianti (elettrico, termico, trattamento e ricambio d’aria).

Edificio C
L’edificio destinato a deposito e sede delle attività artigianali e dei laboratori di ricerca è posto al margine settentrionale dell’area, ed è costituito da un grande parallelepipedo a tutta altezza, realizzato con elementi prefabbricati; La forma compatta è connessa alla funzionalità delle attività ivi localizzate. Tale edificio è internamente parzialmente suddiviso in 3 livelli che accolgono i laboratori e gli uffici connessi all’attività. Sistema verde

Grande attenzione è stata riservata al progetto del verde, di nuova realizzazione, collocato in prossimità della ferrovia; esso è stato oggetto di una progettazione integrata con la limitrofa area di espansione, a destinazione residenziale, che contempla al suo interno la realizzazione di un parco privato di uso pubblico di oltre 3 ettari.
La limitrofa presenza del fiume Lamone, di grande rilevanza ambientale oltre che storico-testimoniale, è divenuta elemento determinante nella definizione del progetto del verde, condizionando la scelta di una serie di criteri di progetto, inerenti la morfologia del suolo, la modellazione topografica, la composizione degli elementi vegetativi e la scelta delle specie arboree ed arbustive.

NUOVOSTUDIO

Nuovostudio nasce a Ravenna nel 2000, dai soci Gianluca Bonini ed Emilio Rambelli, a cui negli anni si sono aggiunti Stefania Bertozzi e Giovanni Mecozzi che coordinano i vari collaboratori dello studio Francesca Ancarani, Marco Balducci, Carmen Minafra, Marcello Pernisa, Silvia Riviezzo e Andrea Sperandio.
L’attività spazia dalle abitazioni private ai centri multifunzionali, dalla progettazione urbanistica all’interior design, attività che ha portato Nuovostudio a realizzare per i marchi della moda Vicini e Giuseppe Zanotti Design più di sessanta boutique nelle più prestigiose capitali europee, americane e del sud-est asiatico.
Il percorso professionale, aperto alle contaminazioni e alle suggestioni del moderno, guarda l’architettura con particolare attenzione al dibattito sul contemporaneo, tentando di fornire un’interpretazione critica e poetica, all’eredità culturale del passato, nel rapporto costante fra l’architettura e l’aspetto culturale e sociologico che questa può produrre.

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