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Scart_punto ecologico

Marco Scebba

Scart_punto ecologico
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Moduli SCART_Punto Ecologico - Il punto ecologico si pone come una “soluzione intelligente” per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani domestici prodotti dalle famiglie. Consiste in un box con struttura metallica, opportunamente allestito, accessoriato con un sistema telematico per l’identificazione degli utenti, contenente dei semplici cassonetti per i rifiuti urbani, da installare in spazi posti in prossimità delle abitazioni da servire (piazzette, parcheggi, aree pubbliche, ecc.). Tale progetto nasce per contribuire alla divulgazione e a un miglioramento dell’efficienza della raccolta differenziata dei rifiuti nella Regione Sicilia.
Come funziona? - L’utente effettua la raccolta differenziata in casa e, dotato di un badge personalizzato (o codici a barre personalizzati da applicare sui sacchetti), si reca presso il punto ecologico, esegue il riconoscimento telematico e seleziona tramite il display la tipologia di rifiuto differenziato da conferire. Effettuata la selezione, nello stesso display compaiono le indicazioni sul conferimento e si apre la bocca di carico corrispondente al materiale selezionato. Terminata l’operazione di conferimento in modo corretto, la bocca di carico si chiude e l’utente procede al conferimento di un altro materiale. Il sistema telematico consente di registrare le attività degli utenti i quali devono attenersi a specifiche regole di separazione dei rifiuti e di conferimento previsti nel regolamento comunale di gestione rifiuti e dalla campagna di comunicazione ambientale per l’uso dei punti ecologici.
Come effettuare il servizio di raccolta? - L’operatore, che si occupa della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, viene dotato di una chiave che gli permette di aprire ogni scompartimento del punto ecologico, in modo da estrarre il cassonetto del materiale di cui è prevista la raccolta in uno specifico turno di lavoro. Tale operatore deve solo svuotare il cassonetto nell’automezzo a caricamento posteriore e successivamente riporlo all’interno del punto ecologico, riducendo tutto il lavoro in semplici operazioni di raccolta differenziata tramite sistema a cassonetti stradali (sistema molto più economico rispetto al porta a porta). L’automezzo procede a raccogliere lo stesso tipo di materiale per tutti i punti ecologici. L’operatore non interagisce con il sistema telematico, ma si occupa della raccolta senza modificare le proprie abitudini di lavoro.
Quali vantaggi? - 1. Il sistema consente di applicare una raccolta rifiuti domiciliare “spinta” in cui l’utente è coinvolto in prima persona a partecipare, avvalendosi nei fatti di una raccolta rifiuti stradale (che risulta molto meno onerosa rispetto ad ogni altro sistema di raccolta nel tessuto urbano). Ciò si traduce in una riduzione dei costi di raccolta e in un conseguente aumento della qualità dei servizi di pulizia e di decoro della città.
2. L’utente per accedere al servizio di raccolta dei rifiuti urbani dovrà necessariamente registrarsi alla banca dati del punto ecologico assegnatogli. In tal modo il comune potrà avere pieno controllo delle iscrizioni al ruolo per la tassa sui rifiuti ed eliminare l’evasione.
3. L’utente viene indirizzato alla raccolta differenziata dei rifiuti nel rispetto del regolamento comunale di gestione, seguendo le buone norme di separazione dei rifiuti e di frequenza del conferimento degli stessi. In definitiva il punto ecologico consente di effettuare una campagna di comunicazione ambientale permanente.
4. La banca dati consente di identificare il comportamento virtuoso degli utenti e di effettuare una stima sui materiali conferiti da  ciascuno di essi. In tal modo il comune potrà determinare con maggiore oculatezza la parte variabile della tariffa sui rifiuti.
5. La raccolta tramite il punto ecologico parcellizza la produzione rifiuti della città. Questo consente di individuare con maggiore oculatezza le eventuali criticità della raccolta differenziata e di identificare le migliori strategie di monitoraggio, controllo, comunicazione e intervento.
6. Il punto ecologico viene realizzato con soluzioni di design adatte al contesto, rendendolo un pregevole elemento di arredo urbano che elimina totalmente la visibilità dei cassonetti per i rifiuti e valorizza le aree pubbliche.
7. Gli esecutori del servizio di raccolta rifiuti non dovranno variare la propria usuale organizzazione. Gli operatori dovranno effettuare un semplice svuotamento cassonetti tramite automezzo a caricamento posteriore.
Criterio di dimensionamento. - Il punto ecologico è stato previsto in due versioni:
• Modulo 1 – a servizio di 200 abitanti (circa 90 famiglie);
• Modulo 2 – a servizio di 480 abitanti (circa 200 famiglie).
I moduli sono stati dimensionati in funzione della produzione pro capite media giornaliera, della composizione merceologica media dei rifiuti e della frequenza settimanale di raccolta delle diverse tipologie.
Il risultato che si ottiene dallo studio dei flussi di rifiuto, ponendo come obiettivo il raggiungimento del 70% di raccolta differenziata, consente di determinare la composizione dei due moduli ovvero di identificare numero e volumetria dei contenitori da inserire.
Criterio di progettazione dei servizi. - L’installazione dei punti ecologici consente di offrire un servizio di raccolta differenziata domiciliare
“spinto” in alternativa (e a parità di rendimento) al sistema di raccolta porta a porta.
In un piano operativo di gestione dei servizi di igiene urbana che mira al raggiungimento del 65% di R.D. è consigliabile massimizzare l’installazione dei punti ecologici (laddove possibile) in modo da rendere minimi manodopera e mezzi necessari alla raccolta.
Le risorse recuperate dalla raccolta rifiuti potranno essere impiegate nei servizi di pulizia della città (spazzamento manuale e  meccanizzato, diserbo, pulizia aree a verde, ecc.), nel servizio di gestione dei Centri Comunali di Raccolta, oppure nelle operazione di selezione e valorizzazione dei rifiuti differenziati.

 

Marco Scebba - Dopo aver frequentato i primi tre anni presso la Facoltà di Architettura di Siracusa, frequenta il 4°anno accademico presso la “FAUP in Portogallo. Negli anni successivi, spinto da un interesse verso l’Oriente effettua un periodo di ricerca nella città di Damasco, in Siria. Da ciò, la sua tesi di laurea dal titolo “Sin Trait d’union di Civiltà”, un progetto di riqualificazione del quartiere di Bab Touma/Bab Al Salam della medina di Damasco. Si laurea presso la Facoltà di Architettura di Siracusa, seguito durante l’intero percorso di ricerca dal Prof. Arch. Fabio Ghersi e dall’Architetto M. Giuseppina Grasso Cannizzo. Dal 2011 al 2013 collabora per due anni con l’architetto M.G. Grasso Cannizzo nello studio di Vittoria (Ragusa) grazie alla quale apprende e mette in pratica l’esercizio della professione di Architetto. Dal 2013 ad oggi sono due le collaborazioni costanti e di forte crescita, con lo studio GUM di Ragusa e con l’Ingegnere Ambientale Luca Barresi. E’ proprio quest’ ultima collaborazione che ha permesso lo studio di questi moduli urbani “SCART”.

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