Progetto di riqualificazione dell’ex area industriale Mazzoleni a Seriate - L’intervento residenziale, vincitore del concorso “riuso Mazzoleni” indetto dalla società Mazzoleni Trafilerie Bergamasche S.P.A., mira ad una riqualificazione a più vasta scala assegnando al complesso il ruolo di nuovo centro urbano nel comune di Seriate. La carenza di dotazioni per l’abitare, emersa dall’analisi del contesto, ha condotto allo sviluppo di un sistema integrato di residenze, servizi, terziario, inseriti in un’ampia area verde adibita a parco urbano. Attraverso la valorizzazione degli spazi pubblici, a uso della collettività, il progetto crea dei processi di relazione con il sistema preesistente.
L’accesso all’area avviene attraverso due edifici ponte che danno luogo a una percezione continua e immediata del parco, un invito all’utilizzo, e contengono al loro interno le funzioni a carattere pubblico di maggior affluenza, contrapponendosi ai servizi via via sempre più privati ubicati nelle strutture residenziali immerse nel verde. Il portale principale, che attesta su via Marconi, è sede di uffici e servizi complementari alla residenza, caratterizzato da una torre quale simbolo visivo del nuovo polo cittadino di Seriate. Gli edifici ponte sono collegati da una piazza lineare che li attraversa, definendo uno spazio del sistema continuo a uso pubblico. Lungo quest’asse si sviluppa la fascia commerciale dotata di passeggiata coperta, che riqualifica il fronte del lotto edificato verso Via Marconi.
Tale percorrenza principale è associata a una permeabilità trasversale, a carattere secondario, che accompagna il visitatore dalle aree pubbliche di progetto ai nuovi servizi situati nei basamenti delle torri residenziali. La disposizione dei percorsi scandisce i passaggi tra spazi aperti a differenti vocazioni dove, la minor affluenza esterna, genera ambiti collettivi a carattere più controllato. Dalla piazza lineare, concepita come spazio polifunzionale all’aperto, si raggiunge, attraverso i giardini attrezzati, il bosco che cinge tutto il complesso, costituito da cuscinetti arborei atti a creare un corretto filtro climatico e visivo tra l’area e le strutture residenziali limitrofe.
All’interno del sistema verde sono inserite le torri bioclimatiche il cui obiettivo è coniugare aspetti della casa unifamiliare, privacy, individualità, spazi aperti controllati, e del palazzo pluripiano, servizi, socializzazione, sicurezza. Il livello tipo è caratterizzato da differenti moduli abitativi isolati, collegati tra loro da una piattaforma centrale che reinterpreta il concetto tradizionale del ballatoio quale luogo di socializzazione. L’edificio residenziale si presenta come aggregazione di case unifamiliari ripetute ai vari pani, differenziate in quattro tipi di alloggi, e avvolto da un involucro esterno che regola climaticamente gli spazi aperti e coperti. Le possibili configurazioni dei moduli abitativi garantiscono un’adattabilità dell’edificio alle variazioni economiche e sociali che possono presentarsi sia in fase progettuale sia durante la vita del complesso. Le unità abitative sono organizzate con una netta differenziazione tra spazi serviti e spazi serventi, la cui successione garantisce un’estrema flessibilità nelle modifiche distributive, rese inoltre possibili dalla mancanza di elementi strutturali all’interno della cellula. In seguito alla necessità di svolgere in tutto o in parte il lavoro in ambito domestico, secondo i ritmi di vita contemporanei, in alcuni alloggi è stata prevista la possibilità di individuare piccoli ambienti lavorativi per svolgere esercizi di vicinato a ridotta affluenza di pubblico. L’edificio, dotato al suo interno di servizi, non si configura più solo come il luogo dell’abitare ma come un grande contenitore di attività. Il ballatoio presente ai vari livelli è utilizzabile come area ludica a carattere controllato per bambini e anziani, o come punto d’attesa per gli esercizi di vicinato. I servizi alla residenza diventano a maggiore afflusso nei volumi modulari su cui poggiano le quattro torri residenziali. La disposizione di questi moduli definisce delle zone coperte semi-pubbliche di accesso alle residenze e delinea degli spazi commerciali di pertinenza senza l’uso di barriere fisiche, mantenendo la percezione visiva costante del parco. I percorsi che li collegano agli spazi pubblici del complesso rivitalizzano in modo quieto l’area a carattere abitativo, garantendo i collegamenti con i portali d’accesso.
Il progetto ripensa l’abitare come un insieme di servizi, di cui la casa è parte integrante, inseriti in una matrice di spazi aperti ipotizzati per l’utilizzo dell’intera comunità.
Al fine di potenziare l’idea di parco urbano è assente nell’area la mobilità carrabile, la sua percorrenza è garantita da una fitta rete ciclabile e pedonale, capace di collegare il nuovo insediamento con gli edifici a rilevanza pubblica presenti nel contesto. La mobilità e la sosta carrabile avvengono a un livello interrato al quale si accede attraverso rampe differenziate per il pubblico e per i residenti. Un sistema di tagli effettuati nella copertura dei parcheggi crea un rapporto di continuità tra giardino e piano interrato, generato dalla luce che penetra dalle grandi aperture d’accesso, che permettono la vista del parco durante la risalita nelle rampe pedonali.
Il tipo edilizio proposto per l’intervento è ad alta efficienza energetica. Il modello a torre soddisfa l’esigenza di creare zone d’ombra meno compatte negli spazi pubblici e aumentare l’area dedicata al parco urbano e la permeabilità del suolo. Le torri usano gli spazi semipubblici dei ballatoi per regolare il clima interno: d’inverno tale sistema può essere chiuso con pannelli vetrati, creando una serra comune alle abitazioni, e configurando la torre come elemento bioclimatico capace di trasferire calore verso il basso, attraverso la canalizzazione dell’aria con piccoli motori alimentati da pannelli solari; d’estate il ballatoio lavora come camino di ventilazione per convogliare l’aria calda all’esterno dell’edificio.
S. Solinas_R.Marvaldi_D. Mureddu_S. Carboni - Il raggruppamento é composto dagli architetti Simone Solinas ssa|solinas serra architects (capogruppo), Salvatore Carboni, Daniela Mureddu e dall’Ingegnere Romina Marvaldi. Lo studio ha sedi a Siviglia, Sassari e Cagliari ed ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali progettando e costruendo edifici pubblici, residenziali, destinati alla ricerca medica, spazi sportivi, spazi pubblici, etc. I lavori sono stati pubblicati in riviste nazionali ed internazionali e hanno ricevuto numerosi riconoscimenti per l’architettura e la bioclimatica. Simone Solinas ha svolto attività didattica presso la Facoltà di Architettura di Alghero, l’Università Internazionale dell’Andalusia, ed è stato Visiting Professor nella Facoltà di Architettura di Cagliari. Nella stessa sede Romina Marvaldi ha svolto dall’anno 2006 attività di ricerca sul tema dell’abitazione e di didattica in workshop nazionali e internazionali. Attualmente lavora presso l’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa.