L’intervento proposto si riferisce al progetto di un nuovo “PUNTO BLU”, della Società Autostrade per l’Italia SpA, destinato a punto vendita ed assistenza clienti TelePass, collocato nel Comune di Fiumicino lungo l’Autostrada A12 Roma - Civitavecchia, Barriera Roma ovest al km 11+600. L’edificio rappresenta il primo prototipo di un nuovo concept del “PUNTO BLU”, adibito alla vendita di prodotti e assistenza dei clienti, collocato lungo le autostrade italiane, completamente smontabile e riutilizzabile ed avente una forte immagine connotativa.
Il manufatto, costituito da un ambiente destinato a reception e un vano servizi, è caratterizzato da una struttura modulare metallica realizzata da profili in acciaio zincato e vetro, con rivestimento esterno in pannelli di lamiera microforata, autosufficiente dal punto di vista energetico, in accordo con le ultime direttive europee. Si tratta di una struttura leggera, innovativa, con le pareti costituite da grandi superfici vetrate, che trasmettono la percezione di trasparenza, consentendo la visibilità di tutte le aree destinate al pubblico.
La struttura risulta comunque pienamente protetta dal soleggiamento attraverso un involucro esterno costituito da pannelli metallici in lamiera microforata di colore blu. Tali pannelli, caratterizzati da una particolare foratura, conferiscono un senso di trasparenza, leggerezza ed eleganza al manufatto nel suo insieme, soprattutto nella visione notturna, che diviene scenografica attraverso il caratteristico uso dell’illuminazione interna.
La struttura in metallo che sorregge i pannelli in lamiera microforata ospita nella copertura un impianto con pannelli fotovoltaici, dimensionato per rendere autosufficiente l’involucro edilizio. L’idea di concepire l’edificio completamente smontabile e riutilizzabile, oltre che rappresentare un vantaggio economico, per il suo carattere di temporaneità, ben si inserisce nel paesaggio naturale che caratterizza il panorama delle autostrade italiane e dove generalmente si prevede la collocazione del centro assistenza “Punto Blu”, consentendo in ogni momento il ripristino dello stato luoghi.
La particolare microforatura variabile dei pannelli, attraverso un attento studio delle trame, rimanda ad un’immagine naturale di bosco, riletta dal gioco delle ombre che si riflettono sul pavimento e sulle pareti e che, modificandosi durante la giornata, decorano gli spazi interni”.
Commento all’opera dell’arch. Franco Bernardini
(dott.re di Ricerca di Composizione Architettonica, Docente di “Arredamento e Architettura degli interni” alla scuola Arti & Mestieri del Comune di Roma)
“Il contesto linguistico in cui si colloca il progetto è da riferirsi al più generale dibattito architettonico sulla immaterialità dell'architettura e alla tendenza verso la rarefazione e trasparenza. La struttura dell'edificio è meno accentuata rispetto all'involucro di rivestimento: una “pelle” artificiale che ha il duplice scopo di proteggere l'edificio dall'irraggiamento e al tempo stesso di comunicare all'esterno e all'interno l'idea filosofica della “Natura Naturans” già di Giordano Bruno che “vuole rendere l'azione tipica della natura, ovvero il produrre in divenire della natura la sua stessa realtà”, in contrapposizione e dialogo con la statica “Natura Naturata”, di Baruch Spinoza. La foratura dell'involucro attraverso pixels circolari, disegna nello spazio una “foresta immaginaria”, che viene proiettata verso l'interno dalla luce solare e verso l'esterno dalla luce artificiale, riproducendo un paesaggio immanente nei tanti luoghi in cui il padiglione verrà collocato”.
Enza Evangelista
Enza Evangelista si è laureata presso l’Università degli studi di Roma La Sapienza, ha partecipato al master in Urban Design presso la Oxford Brookes University e si è specializzata a Roma con un master in Restauro Architettonico, recupero Edilizio Urbano ed Ambientale.
Nel 2000 fonda uno studio di architettura che elabora progetti di riqualificazione urbana e valorizzazione del patrimonio storico attraverso interventi di architettura contemporanea, come il recupero funzionale dei Magazzini Romani nel porto di Civitavecchia e la riqualificazione di Corso Centocelle. Tra le opere recenti lo sviluppo di un nuovo concept per il Punto Blu di Autostrade per l’Italia e la realizzazione di un intervento di edilizia che prevede la riqualificazione di un’area periferica della città di Civitavecchia adottando l’uso di tecnologie sostenibili e risparmio energetico. Consigliere dell’OAR dal 2009 al 2013, è curatrice di mostre e convegni per la promozione dell’architettura contemporanea.