Il progetto è compreso in un insieme di ricerche nate in Salento dalla collaborazione fra il Laboratorio di Architettura diretto dall'architetto Toti Semerano e Italgest Ricerca, società che sviluppa progetti innovativi per il gruppo Italgest nel campo delle energie rinnovabili, con il supporto del gruppo di progettazione Echomaterico.
L'obiettivo di queste ricerche è elaborare nuovi processi integrati che, partendo dal presupposto di una necessaria e proficua convivenza fra l'architettura e l'innovazione tecnologica, portino all'elaborazione di soluzioni nuove e complesse, che diano risposte soddisfacenti sia alla necessità di miglioramento dell'efficienza degli edifici che al desiderio di innalzare la qualità degli ambiti urbani.
La domanda che muove la ricerca è apparentemente semplice, ma nasconde una grande complessità: in che modo l'architettura può predisporsi a recepire le sempre più radicali e frequenti innovazioni tecnologiche, senza tradire la sua missione intrinseca, che è quella di realizzare un ideale di bellezza e qualità dello spazio che accoglie le attività umane? In altre parole: come può assimilare le nuove tecnologie senza ridursi a mero supporto funzionale al servizio di altri ambiti del pensiero e della ricerca, preservando la propria identità culturale?
La risposta è nell'evoluzione del linguaggio proprio dell'architettura, nella ricerca di nuove combinazioni di elementi che le sono propri,come le forme, la luce e i materiali, e di altri nuovi elementi, facendo intervenire questi ultimi sin dal principio nel processo di generazione degli edifici e degli spazi.
CFS_il progetto integrato - La proposta di soluzione integrata per le coperture dei grandi impianti sportivi, come ad esempio gli stadi, unisce le competenze della progettazione architettonica, strutturale e impiantistica, con particolare riferimento agli impianti di produzione di energia elettrica da processo di conversione fotovoltaica. Il progetto coniuga il design innovativo con le esigenze tecniche e la fattibilità economica, definendo un modello ripetibile e un pacchetto tecnico-economico di alto profilo.
Questa proposta nasce dall'opportunità di sfruttare le ampie superfici rese disponibili per il fotovoltaico da coperture di grandi dimensioni,unita alla necessità di ottimizzare il coordinamento fra le diverse competenze di settore e al desiderio di mantenere la qualità architettonica e urbana al centro del processo di innovazione tecnologica degli edifici.
Il progetto combina la semplicità delle soluzioni strutturali e impiantistiche, per poter contenere i costi e rendere accessibile il pacchetto sia da un punto di vista economico che tecnico, con l'esigenza di garantire un'alta qualità architettonica e un design contemporaneo. La ripetizione del modulo base in successive campate, infatti, permette, grazie alla inclinazione variabile della falda di copertura, di realizzare un nastro fluido e continuo, che può avvolgere edifici di varia forma e natura come un foglio leggero e ricurvo. La curvatura di questo nastro può essere determinata sia in base ad esigenze formali che per ragioni tecniche, orientando la superficie con lo scopo di ottenere la massima esposizione possibile dei pannelli fotovoltaici che la ricoprono.
L'obiettivo è un livello di standardizzazione non omologante e non ripetitiva che introduca innovazione tecnologica, consenta il controllo degli investimenti e offra la possibilità di rinnovare ambiti urbani, spesso periferici, realizzando manufatti che contribuiscano a consolidare l'identità dei luoghi.
CFS_il metodo di lavoro - Il progetto ha visto il coinvolgimento di specialisti di vari settori appartenenti anche ad altri istituti di ricerca o altri studi professionali, chehanno prestato il loro contributo dalle loro sedi in altri paesi. I modelli tridimensionali di studio sono stati analizzati dai diversi professionisti ognuno nel proprio ambito e nel proprio ufficio, e discussi collettivamente attraverso social network prima della stesura finale.
Studio Semerano - Toti Semerano, architetto e artista, una professionalità versatile e multiforme che lo allontana dall'establishment contemporaneo, in un lavoro di continua sperimentazione tecnica e plastica. Utilizza con la stessa passione tecniche innovative e materiali tradizionali, per creare comunque forme inedite, aperte e suscettibili di continue trasformazioni, dialogando continuamente con lo spazio e la luce.
Riconoscimenti recenti: Pida 2012 -Premio alla carriera, Merit Award-concorso "Taiwan Towers Conceptual Design Competition" 2010, Biennale Internazionale di Architettura Barbara Cappochin 2009 Premio per la Cura degli Elementi di Dettaglio Architettonico.
Progetti in corso: Progetto di ricostruzione della ex casa per ferie Santa Dorotea a Bibione - Programma integrato di intervento"P.I.I. Arese Sud- Milano - Costruzione dell'atelier e della fondazione Marco Bagnoli.