Cenni storici: La fabbrica Franchomme è ubicata nel comune di Sarno, provincia di Salerno.
La città di Sarno deve la sua fortuna economica ed il suo sviluppo alla presenza dell’omonimo fiume Sarno, lungo il quale nel corso degli anni scorsi si sono impiantati numerosi stabilimenti industriali ad indirizzo canapiero, tra cui la fabbrica del francese Franchomme.
Al fine di recuperare il patrimonio industriale che costituisce la storia di Sarno, è stata scelta la fabbrica Franchomme di via Pioppazze, che tra tutte presenta la destinazione meno appropriata, ovvero oggi è utilizzata come deposito di un’impresa di costruzioni.
Premessa: Il progetto prevede il riuso dell’edificio esistente e la realizzazione di una porzione ex novo la cui nuova destinazione d’uso sarà “Città dei Bambini e Cinema Multisala”.
L’importanza che i manufatti industriali hanno assunto per l’economia della cittadina sarnese è stata tale che si è posta attenzione nel recuperare la memoria di questi luoghi.
La scelta delle due destinazioni d’uso è scaturita dalle analisi effettuate in partenza, da cui è emerso che il comune di Sarno è privo di attrezzature similari aperte ai bambini. Inoltre, si tratta di funzioni capaci di attrarre un gran numero di utenti, bambini con le loro famiglie, ragazzi ed in più si rivolge ad un bacino d’utenza che non si limita al comune di Sarno ma è aperto anche ai comuni limitrofi.
Al fine di operare un giusto intervento di riuso è stata effettuata una verifica di compatibilità al riuso, eseguita attraverso il confronto tra le prestazioni offerte dall’edificio e i corrispondenti requisiti della destinazione d’uso da insediare.
Caratteri generali del progetto: Le scelte d’intervento del progetto di riuso si fondano su alcuni punti fondamentali:
1. Conservazione della concezione strutturale e del sistema distributivo Il progetto di riuso prevede interventi tali da non modificare l'assetto strutturale dell'edificio, in quanto i pochi elementi introdotti (rampe e vassoi funzionali interni) non ne hanno alterato la concezione originaria.
2. Conservazione dei caratteri percettivo - culturali.
Sono stati conservati tutti i valori estetici del manufatto per non alterare il rapporto di percezione che negli anni si è instaurato tra fruitori ed edificio. Pertanto, è rimasta immutata la regolare scansione delle bucature e la simmetria dei prospetti.
3. Adeguamento impiantistico
Per adeguarsi alle normative vigenti e per rispondere alle esigenze della nuova destinazione d'uso, è stato necessario realizzare impianti antincendio, elettrici, di climatizzazione, idrico-sanitari e un impianto di sollevamento (ascensore).
4. Conservazione del sistema morfologico - dimensionale e della spazialità
L'inserimento delle nuove attività è stato ottenuto nel rispetto dell'originaria divisione degli spazi interni, con l'inserimento di volumi trasparenti ed opachi che non ne alterano la spazialità. Inoltre, sono stati conservati i rapporti dimensionali originari, la morfologia degli ambienti e delle bucature dei prospetti, a meno di partizioni verticali leggere utilizzate per la creazione dei servizi igienico- sanitari.
5. Conservazione dell'involucro
L'involucro, con aperture di grandi dimensioni, è stato conservato nella sua totalità. Inoltre, il progetto ha previsto l'inserimento di una esistente con la parte progettata ex novo. 6. Introduzione degli infissi - Il progetto non ha previsto alcuna modifica nell'assetto delle aperture, ma semplicemente l'introduzione dei serramenti, ad oggi assenti, che ripropongono l'immagine di maglia fitta degli infissi originari della fabbrica per rispondere ad esigenze di comfort interno.
7. Sostituzione della struttura in c.a. - La struttura esistente (travi e pilastri in c.a.), essendo esposta continuamente all’azione degli agenti atmosferici (pioggia, vento) a causa dell’assenza della copertura, versa in avanzato stato di degrado. Per tale motivo, si è resa necessaria la sostituzione della struttura stessa con una struttura in acciaio, senza comportare danni all'involucro esterno, in quanto i due sistemi sono autonomi e senza alterare la spazialità interna e la maglia strutturale.
8. Ampliamento della superficie - Realizzazione di una nuova struttura in vetro e acciaio per accogliere gli spazi di servizio alla destinazione d'uso scelta, senza tuttavia danneggiare la struttura muraria.
9. Sistemazione dell'area esterna - Il progetto si completa con la sistemazione dell'area esterna adibita a parco pubblico, accessibile da parte di tutta la comunità, conservando gli accessi esistenti.
Inoltre, è stata prevista la realizzazione di parcheggi interrati, a servizio delle nuove destinazioni installate.
Descrizione tecnica dell'elaborazioni - Per la realizzazione dell’opera si procederà in prima fase alla demolizione dell’attuale struttura interna in c.a. ed allo scavo di sbancamento del piano a quota – 5,30, attualmente occupato da discarica autorizzata per lo smaltimento degli stessi.
Ultimate le operazioni di demolizione e scavo, la fase successiva riguarderà la realizzazione delle fondazioni e la posa in opera di travi e pilastri in acciaio.
Il solaio di copertura sarà realizzato in c.a. del tipo gettato in opera.
Le tramezzature interne saranno realizzate con blocchi forati di laterizio dello spessore di cm 8 rivestiti con intonaco tradizionale e finiti con strato di pittura.
Gli infissi esterni saranno in alluminio a taglio termico con vetrocamera. La parte dell’edificio realizzata ex novo avrà una struttura portante in acciaio e tompagnatura in parte in vetro a facciata continua sostenuta da montanti verticali in alluminio ed in parte con un rivestimento in lamina di rame, anch’esso sostenuto da montanti verticali.
Lucia Battipaglia, architetto - Nasce a Nocera Inferiore (SA) il 06 giugno 1986. Dopo la maturità classica conseguita nel 2005 si iscrive alla facoltà di Architettura di Napoli dove si laurea con lode nel 2009 con la tesi dal titolo “Degrado della facciata e indagini sperimentali sulla patina biologica – Palazzo De Francesco”.
Successivamente si iscrive al corso di Laurea Specialistica della facoltà di Architettura di Napoli dove si laurea con lode nel 2012 con la tesi dal titolo “Progetto di riuso della fabbrica Franchomme a Sarno e riqualificazione delle aree
esterne”.
Nel corso degli anni universitari ha collaborato con alcuni studi tecnici e di architettura, tra cui lo studio Emilio Maiorino&partners dove ha preso parte a numerosi progetti e concorsi di idee.
Tra le competenze personali sono da rilevare la conoscenza di tre lingue straniere, inglese, francese e spagnolo, con livello B1 e ottime capacità organizzative nel lavoro di gruppo. Attualmente lavora come libera professionista.
Carmine Annunziata, architetto. Nasce a Nocera Inferiore (SA) l’8 Luglio 1984. Dopo il diploma da Geometra conseguito nel 2003 si iscrive alla facoltà di Architettura di Napoli dove si laurea nel 2009 con la tesi dal titolo “Retrofit energetico dell’edilizia scolastica: uso ecosostenibile delle risorse ambientali”.
Nel 2012 si laurea con lode al corso specialistico della facoltà di Architettura con la tesi dal titolo “Progetto di riuso della fabbrica Franchomme a Sarno e riqualificazione delle aree esterne”.
Nel corso degli anni ha collaborato con numerosi studi tecnici, eseguendo rilievi metrici e materici, progettazione architettonica, contabilità delle opere, pratiche edilizie.
Possiede ottime capacità organizzative sia nella gestione dei gruppi di lavoro che nell’organizzazione del lavoro in cantiere ed ha una buona padronanza dei sistemi informatici Mac e Windows.
Dal 2012 è iscritto all’albo degli Architetti della Provincia di Salerno al n.3046 e lavora come libero professionista.