Il PASSIVE HOTEL FOR ALL è un edificio a destinazione ricettiva “Low Cost”, di imminente realizzazione, di fronte all’Aeroporto Canova di Treviso.
Sorgerà su un lotto già edificato dove è prevista la demolizione dell’edificio esistente, utilizzando i benefici del Piano Casa Veneto (Art. 3 “interventi per favorire il rinnovamento del patrimonio edilizio, utilizzando le tecniche costruttive di bioarchitettura”), e sarà il primo caso di “Rigenerazione Urbana” nella Provincia di Treviso con l’applicazione del Protocollo Itaca.
Vi troveranno posto 12 camere doppie con bagno ed un locale Food a servizio dell’attività ricettiva e, data la vicinanza, ai passeggeri e operatori dell’aeroporto.
Green Building - Il progetto di questo piccolo edificio, è stato il motore di un laboratorio di ricerca integrata che ha avuto come scopo quello di verificare la possibilità di ottenere i risultati di “Passività” previsti dalle direttive europee “2020”, rafforzati da scelte coraggiose di Bioarchitettura. Tutto questo in combinata con l’obiettivo programmatico dell’investitore di costruire un edificio a “basso costo” e realizzabile in tempi brevi, nello spirito del target del fronteggiante aeroporto.
Il sistema di prefabbricazione leggera e la progettazione integrata Per ottenere questi obiettivi è stato scelto un sistema costruttivo basato sulla prefabbricazione leggera, per mezzo di un telaio in legno a misure modulari. Trattasi di un sistema costruttivo a microclima, formato da elementi assemblabili a secco. Il montaggio sarà molto veloce ed economico, frutto di una ricerca che la nostra struttura di Progettazione Integrata, ha sviluppato in collaborazione con l’Università di Padova, fin dal 2010, finalizzata alla possibilità di realizzazione edifici Passivi a basso costo. Questo sistema oltre all’economicità, garantisce anche salubrità, reversibilità, alte prestazioni energetiche ed un comportamento sismico eccellente.
La struttura edilizia a microclima controllato, è basata su un involucro edilizio realizzato mediante moduli a camera d’aria dove con moto naturale, l’aria atmosferica entra nell’intercapedine contro terra, scambiando calore con il terreno, passa nelle intercapedini d’aria realizzate nelle pareti perimetrali, prosegue nel sottotetto ed esce in atmosfera in modo variabile a seconda delle stagioni.
La medesima tecnologia costruttiva, è stata utilizzata anche per la realizzazione delle partizioni interne portanti poste a separazione delle camere, dando vita ad un organismo edilizio il cui “Concept Architettonico” rende manifesto un lavoro di “Progettazione Integrata”, gestito BIM.
Il legno rappresenta la quasi totalità dei materiali costruttivi usati, compresi ii suoi derivati. Scelta fondamentale per i punteggi da raggiungere del Protocollo Itaca, relativi al basso contenuto di energia interno dei materiali da costruzione, sia in fase di produzione che di futura riciclabilità.
Edificio Passivo 2020 - La progettazione di questo edificio si è posta fin da subito l’obiettivo di raggiungere i livelli legislativi previsti dall’Unione Europea in materia di consumi di energia per gli edifici nel 2020 “Energia quasi Zero”.
Questi alcuni degli accorgimenti progettuali passivi adottati: Attenuazione dell’irraggiamento solare - L’irraggiamento solare porta scompensi termici d’estate e contribuisce positivamente al comfort interno degli ambienti d’inverno. Per attenuare l’irraggiamento solare estivo verrà realizzato un brise-soleil sul lato est ad ulteriore supporto della parete già di per sé ventilata. Sul lato ovest non essendoci lo spazio per questa doppia parete, questa protezione verrà posta a livello delle aperture vetrate e sarà integrata da un sistema di verde rampicante a foglia caduca, il quale per mezzo di cavi in acciaio potrà estendersi fino alla copertura.
La terrazza sopra il locale Food, diventerà una serra verde per la rigenerazione degli ospiti e dei fruitori, oltre ad essere un servizio di qualità per l’attività ricettiva e Food. La copertura del volume principale, sarà utilizzata ad orto ed i prodotti verranno consumati direttamente nel locale Food sottostante.
Questi sistemi verdi in copertura garantiranno lo sfasamento termico estivo e la coibentazione invernale.
Impianti ed energia - Il perimetro dell’edificio in copertura sarà protetto da una pensilina a sbalzo che assolverà alla funzione di protezione delle facciate in legno e dei percorsi pedonali dall’acqua meteorica, fungerà anche da supporto per l’impianto fotovoltaico, evitando che lo stesso trasmetta calore all’involucro edilizio.
Gli impianti termomeccanici sono ridotti al minimo, viste le prestazioni anche dinamiche dell’involucro, ci sarà comunque un sistema aria-aria per regolare e garantire un climatizzazione costante. Questa impiantistica scambierà con le fondazioni, con le pareti, con la copertura e con l’acqua meteorica accumulata nel vano tecnico posto a Nord.
Recupero delle acque meteoriche ed invarianza idraulica - Essendo la zona soggetta ad allagamento, con acqua di falda molto alta, gli strumenti urbanistici vietano la realizzazione di locali interrati, chiedendo una particolare attenzione per la laminazione
delle acque meteoriche.
Per questo l’acqua dal tetto verrà convogliata in apposite cisterne e poi riutilizzata per l’irrigazione del verde.
Particolarmente innovativo è stato lo studio dell’invarianza idraulica, il quale evita di realizzare costose e poco sostenibili opere di laminazione in calcestruzzo, sostituendole con appositi accorgimenti nelle sistemazioni dei parcheggi, in grado di allagarsi parzialmente e temporaneamente nei momenti di carico senza per questo perderne la funzionalità. In pratica tutte le opere comunque necessarie alla sistemazione a terra del lotto contribuiscono allo scopo dell’invarianza compresa quella sotto al plateatico esterno del locale Food che servirà da bacino di espansione.
GRUPPOFONARCHITETTI - Nasce alla fine degli anni ‘80 come contenitore di esperienze multidisciplinari ed è composto da 12 professionisti, alcuni dei quali svolgono attività didattiche universitarie Nei 25 anni di attività, per mezzo di un elevato numero di realizzazioni sostenibili, ha indagato i temi dei Beni Culturali, della Bioarchitettura e della Rigenerazione del Territorio.
Nel 2008 con un edificio multipiano in laterizio e legno portante, vince il Premio di Architettura Città di Venezia.
Nel 2010 con il recupero della Centrale Mazzoni, vince il Premio di Architettura Raffaele Sirica.
Nel 2011 vince l’European Colour Design Award, sull’uso del colore in Architettura.
Nel 2014 vince il Premio di Architettura Green Buildings Città di Venezia.
Numerosi progetti di edifici in legno passivi 2020, sono in corso di realizzazione.
Un settore dello studio sviluppa Format per aziende food&beverage, ad oggi sono oltre 100 le realizzazioni in location internazionali ed ha appena completato in EXPO 2015, 17 nuovi locali Food.