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Parco Urbano Green City

Sergio Novello

Parco Urbano Green City
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Dal 2003, circa, con l’avvento di una Amministrazione Comunale attenta alla “rigenerazione” di un tessuto urbano destinato alla sola residenza, perlopiù indotta dalla adiacente Città Capoluogo, sono iniziati progetti e direttive che rimangono, tuttora, in fase di realizzazione (in parte il Parco Urbano) o di avanzata proposta inserita nel recente PAT e Piano degli Interventi (il Green City).
Di queste iniziative (Parco Urbano, Green City ex Parco Tecnologico), gli Organi superiori (Regione, Provincia) hanno formulato non solo apprezzamenti e approvazioni specifiche ma anche premiato i progetti (Premio Danilo Longhi / Provincia, Premio Luigi Piccinato / Regione Veneto); sono stati realizzati incontri internazionali con Mostre, Convegni e Pubblicazioni.
La scelta delle aree di progetto
Parco Urbano
Il Parco Urbano si colloca in un’area centrale (l’ex Nordera, proprietaria della Villa Caldogno e del suo vasto parco) miracolosamente rimasta intatta dalle urbanizzazioni incontrollate; il Comune, acquisita l’area e l’intero complesso palladiano, ha iniziato un percorso che si sta concludendo con l’ausilio della Soprintendenza Beni Ambientali (Villa Caldogno) e della Regione Veneto (Parco Urbano, project financing, primo esempio nel Veneto).
Ristrutturato il complesso “Villa Caldogno” (Parco, Villa, Barchesse) si è proceduto con la progettazione (tutta) e costruzione (ancora parziale) del Parco Urbano: un’area fortemente attrezzata destinata (ma già ora lo è) a diventare il “Centro Città”.
Città Verde / Green City
Il Green City (ex Parco Tecnologico) è un progetto che nasce sulle ceneri di programmi e iniziative tutte fallite dopo le conseguenze della “grande crisi post 2008”; aree industriali / artigianali da riconvertire e destinazioni per il commercio non più proponibili per mancanza di mercato, hanno liberato un’area (estesa circa ¼ dell’Expo di Milano) imponente che può “rigenerare” l’intero assetto urbano.
Per scelta della A. Comunale, l’iniziativa si è sviluppata mediante l’accorpamento di aree frazionate (tipico delle strutture proprietarie urbane) fino a far diventare l’intervento, così riconosciuto anche dal PAT approvato, un “programma complesso di interesse sovracomunale”.
La rigenerazione-riqualificazione urbana.
Come si evince dalle Cartografie allegate, le due aree progetto (Parco Urbano, Green City) completano un asse urbano Ovest / Est saturando gli spazi resi disponibili da avvenimenti di programmazione amministrativa i cui cardini sono:
- Iniziativa privata su direttive e controllo pubblico;
- Supporto pubblico per connessioni viabilistiche, grande polo di Villa Caldogno e infrastrutturazioni tecnologiche (si pensi alla fragilità dei luoghi, bacini di espansione, controllo delle aree verdi, delle risorgive, delle ciclo-pedonali di collegamento, dei servizi urbani, ecc.);
- Adeguate perequazioni urbanistiche con convenzionamenti attenti e non speculativi;
- Ri-uso di suolo all’interno del tessuto urbano evitando espansioni e sottrazioni di aree agricole e verdi in generale che rimangono inalterate (e semmai valorizzate) nel patrimonio comunale;
- Massima attenzione alla qualità architettonica / urbanistica, individuata già in fase di progettazione preliminare e non lasciata a interpretazioni spesso folcloristiche;
- Un adeguato mix di funzioni, privilegiando le attrezzature pubbliche per evitare il destino delle Città Dormitorio provocata dagli insediamenti a scacchiera di condominietti, villini, ecc. ben visibili nel fotopiano.
E’ questo il principio della rigenerazione (e riqualificazione) urbana? Sono questi i modelli significativi? È questo il rapporto pubblico–privato di cui tanto si parla? Si affronta così il tema delle periferie urbane per ridare centralità e autosufficienza?
NOI CREDIAMO DI SI e con orgoglio e passione proponiamo questi progetti che sembrano destinati ad avere successo pur in una fase di criticità drammatica.

Sergio Novello, nato a Vicenza, si è laureato in Architettura a Venezia nel 1975. Ha svolto uno stage presso lo studio di Dolf Schnebli a Lugano e successivi viaggi formativi in Europa, Stati Uniti e Australia.
Il brillante percorso universitario è stato caratterizzato dall'intenso programma didattico svolto con Gianugo Polesello, proseguito poi con la collaborazione in alcuni progetti. Lo studio professionale è operante dal 1976 e ha una vasta attività con lavori pubblici e privati; significativa la collaborazione con Marco Zanuso per la Fiera di Vicenza e il Centro Congressi. Attualmente sono in corso interventi urbani di particolare rilievo. Interessante la partecipazione di amici con i quali si completa un vivace scambio culturale e professionale: tra questi i paesaggisti del PROAP di Lisbona. Appassionato di supercar, a livello amatoriale ha guidato Ferrari, Lamborghini e Porsche. Nell'attività formativa e di pensiero, trae spunto nell'ascolto di Bob Dylan, cantastorie prediletto.

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