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Mixed use Development Sofia

Chapman Taylor

Mixed use Development Sofia
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Il progetto nasce dalla attenta lettura del contesto urbano e del territorio in cui l'area oggetto di sviluppo si colloca. Le infrastrutture esistenti ed in particolare il ”Ring Road” lungo il quale si localizzano diversi “eventi” lungo il suo percorso, permettono una facile accessibilità sia dal centro cittadino che dall'aeroporto. Le vicine stazioni della metropolitana, in parte ancora in costruzione, le vicine aree di sviluppo del Business Park Sofia e del Residential Park Sofia e la vicina Vitosha Mountain rendono quest'area particolarmente interessante e attraente. Da un’attenta analisi del contesto urbano e dei flussi di traffico esistenti si evidenzia la necessità di provvedere a due accessi principali al lotto d’intervento, due poli ugualmente importanti che sono tra loro complementari. Si propongono dunque due nuove rotonde di smaltimento del traffico sulle estremità Nord-Est e Nord-Ovest del lotto di intervento. Una strada di viabilità secondaria è prevista lungo l’intero perimetro del lotto. IL CONCEPT - Due sono gli elementi generatori del masterplan di progetto: da una parte l'utilizzo della pendenza naturale del terreno che degrada da Sud-Ovest verso Nord-Est e che crea un dislivello di circa 21 m sulla diagonale del lotto, dall'altra la definizione e la collocazione di uno spazio urbano di riferimento (fase 0), che genera a sua volta tutte le fasi successive di sviluppo dell'intervento. Il naturale dislivello del terreno viene utilizzato per creare gradoni artificiali che divengono importanti elementi paesaggistici e su cui si collocano tutti gli edifici progettati. La piazza della fase 0 diviene invece l'elemento cardine, un grande vuoto che è al centro dello sviluppo urbano ed architettonico di tutto l'intervento. L’architettura che si costruisce intorno a questo grande vuoto è il suo negativo e definisce a sua volta nuovi vuoti che diventano a catena altri spazi urbani pubblici; sulla Piazza si “attaccano” e relazionano i successivi sviluppi urbani del lotto. Il progetto nel suo insieme si sviluppa prevalentemente con una stratificazione orizzontale. La parte edificata è costituita da un susseguirsi senza soluzione di continuità di volumi che vanno a compensare a livello altimetrico le differenze di quota del terreno e che definiscono a livello planimetrico dei vuoti urbani pedonali e a misura d'uomo: piccole piazze e allargamenti, corti e cortili, spazi pavimentati e a verde. Unica eccezione a questa tipologia costruttiva a sviluppo orizzontale divengono gli alti edifici che chiudono le due estremità dell’intervento e l’edificio di uffici che chiude l’intervento sul lato Nord; con la loro altezza emergente rispetto al resto dell’intervento essi diventano nuovi landmarks a livello territoriale e punti di riferimento per il lotto stesso. L'accessibilità carrabile al lotto è limitata ai bordi dell'area di progetto in modo da rendere pedonale e a misura d’uomo tutto il resto dell'area, ad eccezione dei mezzi di soccorso e taxi. Le aree di parcheggio pubblico e le rampe di accesso ai parcheggi interrati sono localizzate sui lati Est, Ovest e Nord. A contorno dell'area di intervento, sui lati Sud e Nord longitudinali al lotto, si propone una fascia di rispetto costituita da aree verdi e boschive per il relax ed il tempo libero, oltre che al servizio della scuola.

CONCLUSIONE - Lo sviluppo per fasi di tutto l’intervento è stato calibrato in modo da bilanciare il rapporto tra le funzioni commerciali, residenziali e direzionali richieste. Le singole fasi sono autonome sia per quanto riguarda le nuove edificazioni che per quanto riguarda le aree esterne di pertinenza. Grande importanza è stata posta nella definizione e nel disegno del masterplan. La qualità degli spazi esterni urbani sono stati l’elemento generatore di tutto il progetto che si sviluppa come se fosse un piccolo borgo con tutti i suoi servizi. L’immagine architettonica dei singoli edifici è sobria e contemporanea ed è pensata per essere sviluppata nel tempo da più architetti.

Chapman Taylor è uno studio di architettura, masterplanning e design, fondato più di 50 anni fa.
Il team internazionale di oltre 500 architetti è operativo in 20 sedi dislocate in diverse nazioni e realizza progetti in tutto il mondo.
Lo studio di Milano, fondato nel 2002 sulla scia di 10 anni di successi ottenuti in Italia dalla sede principale di Londra, è guidato da Gianfranco Lizzul e da Alessandro Stroligo e può contare su cinquant'anni di esperienza e sul know-how del gruppo, pur mantenendo la propria identità sia a livello di design sia a livello dirigenziale, grazie al lavoro di professionisti altamente qualificati, dotati di competenze specifiche e conoscenza assoluta della realtà in cui operano. Lo studio beneficia della creatività progettuale italiana unita al pragmatismo inglese nello sviluppo di progetti di diversa complessità, che vanno dal recupero e dalla pianificazione urbana ai singoli edifici, alla progettazione di interni e a quella ambientale. La sede italiana si avvale di architetti italiani e stranieri fortemente motivati, con una vasta esperienza a livello internazionale.

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