Dinamismo, organicità e luminosità
La realizzazione del centro direzionale di Angelini è frutto di uno scrupoloso lavoro di demolizione e ricostruzione della sede originaria del gruppo, operato da Studio Transit. La progettazione del nuovo edificio ha previsto il rinnovamento dell’assetto architettonico originale, nell’ottica di riformare gli spazi aziendali e legare l’intervento al tessuto urbano circostante. Traendo ispirazione dell’impianto della preesistenza demolita ma imprimendo all’opera una valenza contemporanea, Studio Transit caratterizza i nuovi volumi con forme geometriche dal forte dinamismo.
Dalla distribuzione spaziale a L del vecchio edificio si è tratto spunto per ricavare, sezionandolo, quattro nuovi blocchi architettonici in grado di garantire una maggiore permeabilità degli ambienti interni ed esterni. Laddove prima si trovava un unico fronte continuo, a delimitare il perimetro del progetto e del lotto, oggi sono presenti varchi percorribili, in cui sono inseriti spazi verdi. Grazie a questi è possibile massimizzare l’apporto di illuminazione naturale, diversificare le destinazioni d’uso di ciascun elemento e connettere visivamente l’area urbana circostante con l’headquarter, dove sono presenti numerosi uffici e servizi generali a essi connessi. A fianco ai blocchi ispirati dalla preesistenza sono stati inseriti due nuovi volumi, le cui forme contemporanee si legano visivamente e fisicamente al resto grazie alla realizzazione di elementi “ponte” e all’impiego di una copertura comune all’intero complesso polifunzionale, che si configura come una sorta di nastro rivestito in gres bianco. Le pareti verticali invece sono state ottenute con un sistema vetrato di facciate a montanti e traversi schermato con tendaggi motorizzati Omnitex, il cui impiego si è rivelato fondamentale per garantire la piena fruizione degli ambienti.
Il dinamismo, l’organicità e la luminosità degli spazi interni sono concetti attorno ai quali è stato concepito l’intero progetto, e l’individuazione del corretto sistema oscurante è stata imprescindibile al fine di garantirne la buona riuscita. Impiegando Verosol Silverscreen 2%, grazie alle sue elevate caratteristiche di riflessione e alla bassa emissività è stato possibile portare i valori di fattore solare di facciata a meno del 20%: un ottimo livello di protezione ottica ed energetica, considerando l’esposizione rivolta a sud e sud-est di buona parte dei volumi dell’edificio. L’attenzione alla sostenibilità è stata portata avanti durante tutte le fasi di progetto, mirando a far ottenere la certificazione LEED al complesso polifunzionale, che nel suo insieme costituisce un perfetto esempio di architettura contemporanea.
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