Gozo Resort and Cruise Terminal - Previsto in prossimità della punta più orientale dell’isola Di Gozo, Qala Malta, nel mezzo del mediterraneo, l’intervento prevede la realizzazione di una moderna marina pubblica nonché un nucleo residenziale di appartamenti e ville singole e un albergo.
L’area interessata presenta peculiarità e contraddizioni evidenti. Si tratta infatti di un luogo dotato di un fascino singolare su cui però per anni si è concentrata l’attività altamente invasiva e devastante di una cava. La grossa responsabilità affidata alla nostra architettura è quella quindi di recuperare l’alta potenzialità espressiva di questo luogo dal punto di vista paesaggistico e panoramico, operando con cura, senza intaccare ulteriormente la bellezza che in sé ancora contiene.
Non essendo possibile ovviamente ripristinare lo stato dei luoghi si è pensato di partire dall’esistente, di convogliare all’interno del processo progettuale tutte le contraddizioni di questo luogo: la sua delicatezza e la sua rude bellezza, la sua imponenza e la sua fragilità. Le necessità funzionali, quindi, e di quantità, dovranno adattarsi ad un’idea tanto ampia quanto concreta di sostenibilità ambientale e l’architettura che ne risulterà dovrà necessariamente rapportarsi e non contrapporsi al contesto, lasciando ad esso il ruolo da protagonista. Ecco che la marina non potrà far altro che adagiarsi e dimorare in una conca già segnata dal tempo, gli appartamenti emergeranno dalla roccia come roccia stessa, le ville con il loro verde degraderanno verso il mare così come il terreno naturalmente degrada verso il mare. Anche il volume dell’albergo pur curvandosi per staccarsi dalla roccia, nascerà dalla roccia stessa. La roccia sarà in sostanza la madre di questa architettura, il principale fattore generante. Non solo perché essa stessa fornirà il materiale con cui si costruirà, ma anche perché, scavando e collocando all’interno di essa una serie di funzioni, come per esempio quella commerciale, parte di quella residenziale e alberghiera, quasi interamente il cruise terminal, è come se si restituisse ad essa una funzione antica di protezione e di accoglienza. Questo tipo di approccio architettonico non intende togliere o aggiungere nulla, ma solo plasmare e redistribuire le risorse di cui un luogo dispone; ciò che sarà tolto da una parte verrà ricollocato da un’altra nel tentativo di preparare un luogo adatto alla permanenza umana e quindi di renderlo vivibile.
In questa ottica la sostenibilità di questo intervento dovrà necessariamente contenere accanto alle attenzioni per il luogo le attenzioni per le persone che andranno ad abitarlo o a viverlo. Il verde gioca una parte fondamentale in questo e, in forme diverse, s’ irradia in tutto il progetto: terrazzato e denso intorno alle ville, netto lungo la camminata della marina, sparso sui terrazzi degli appartamenti aggrappati alla parete rocciosa, lineare nei tagli che la solcano orizzontalmente. La marina diventa il cuore di questo progetto e superando il concetto di un luogo privato ad esclusivo utilizzo delle barche si dota di generosi spazi ad uso pubblico, di piazze, di aree verdi, di punti ristorazione e di punti di accesso al mare. La marina diventa un ampio spazio fruibile a tutti, uno spazio in cui stare, uno spazio a misura d’uomo.
Chapman Taylor è uno studio di architettura, masterplanning e design, fondato più di 50 anni fa.
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Lo studio di Milano, fondato nel 2002 sulla scia di 10 anni di successi ottenuti in Italia dalla sede principale di Londra, è guidato da Gianfranco Lizzul e da Alessandro Stroligo e può contare su cinquant'anni di esperienza e sul know-how del gruppo, pur mantenendo la propria identità sia a livello di design sia a livello dirigenziale, grazie al lavoro di professionisti altamente qualificati, dotati di competenze specifiche e conoscenza assoluta della realtà in cui operano.
Lo studio beneficia della creatività progettuale italiana unita al pragmatismo inglese nello sviluppo di progetti di diversa complessità, che vanno dal recupero e dalla pianificazione urbana ai singoli edifici, alla progettazione di interni e a quella ambientale. La sede italiana si avvale di architetti italiani e stranieri fortemente motivati, con una vasta esperienza a livello internazionale.