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Food retail in EXPO 2015

GRUPPOFON ARCHITETTI

Food retail in EXPO 2015
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Più che un’affermazione è una constatazione delle ricadute indotte dalle tematiche di EXPO Milano
2015.
L’approccio alla progettazione di nuove formule di ristorazione, in un ambito dove i principi ordinatori generano comportamenti virtuosi e pratiche consapevoli, combinate alle vaste esperienze nel settore di ognuno degli attori coinvolti, fin dall’origine è stato un naturale impegno condiviso Coniugare funzionalità, design, sostenibilità e reversibilità in un unico progetto, sia per la sostanza dei contenuti, sia per la capacità didattica di comunicare tematiche affini all’esposizione e comunque cardini della contemporaneità, è stato il faro del nostro lavoro In questa avventura, perché di questo si è trattato, dati i tempi e i limiti imposti dal progettare all’interno di spazi in gran parte già realizzati, hanno partecipato: un team di progettisti costituito dal GRUPPOFONARCHITETTI e COSTAGROUP-ShopFitting (quest’ultima ha realizzato anche gli Arredi e la Comunicazione); Angelo Po-Grandi Cucine (attrezzature professionali) e CIR Food (Committente). Architetti e Aziende che operano da sempre nel settore dell’alimentazione e della nutrizione, promuovendo principi socialmente responsabili e codici etici costitutivi delle rispettive realtà I principali criteri guida, di EXPO e non solo, sinteticamente sono stati:
pianta
• le 5 diverse formule di ristorazione presenti nelle 7 architetture di servizio-stecche per un totale di 17 spazi food retail, comprendendo il format “Aromatica”, sono caratterizzate da specifiche tipologie di servizio offerto: caffetteria, quick service, ristorazione free flow, ristorazione servita
• i layout dei diversi format, coniugano molteplici aspetti tra loro interconnessi e non sempre coincidenti, stante la complessità delle rispettive istanze, afferenti a due macro indicatori: l’accoglienza e il servizio
funzionalità
• il tema è stato affrontato conferendo una marcata caratterizzazione formale e funzionale delle zone di esposizione/vendita
• queste sono state progettate come aree tematiche dove, ai fattori che concorrono alla loro visibilità: comunicazione, grafica, menù, illuminazione dedicata, trasparenza e molto altro; la realizzazione di spazi dedicati alla lavorazione a vista degli alimenti è un ulteriore elemento finalizzato ad un acquisto consapevole flusso
• per una corretta gestione dei flussi soprattutto nei momenti di picco di domanda (sono previsti 20 milioni di visitatori), nei punti vendita particolare attenzione è stata dedicata alla collocazione e dotazione delle postazioni di pagamento oltre alle informazioni di scelta comparata
• a tal proposito, la comunicazione e il supporto grafico, con messaggi in forme diverse in funzione delle diverse formule proposte, costituiscono un ulteriore elemento di servizio al fruitore, non solo nel momento della scelta del prodotto o dell’approccio alle casse, ma anche nella individuazione delle aree destinate al consumo e alla pausa rigeneratrice il mercato
• tra i principi ispiratori che hanno guidato le scelte progettuali, quindi lo sviluppo dei diversi layout, vi è la modalità di approccio all’acquisto tipica del mercato, sia esso ortofrutticolo, delle carni, del pesce, stanziale o itinerante, rionale o cittadino, preso ad esempio quale  sistema relazionale tra i soggetti che propongono un servizio e coloro che ne fruiscono filiera corta
• la centralità del tema filiera corta non si limita all’ambito produzione/approvvigionamento alimentare, bensì si estende all’intero ciclo dell’allestimento delle diverse formule • la predominanza quindi della scelta del legno, usato per molteplici funzioni e svariate reversibilità forme, è stata operata perché questo materiale ha un ciclo di rinnovabilità molto breve ma anche per la facilità della tracciabilità della provenienza, esclusivamente da coltivazioni con cicli di rinnovo controllati. Questa scelta garantisce che l’energia complessiva per la produzione dell’allestimento sia la minore possibile oltre ad influire direttamente sui trasporti e sulla facilità di realizzazione, utilizzando manodopera qualificata presente sul territorio
• gran parte dell’allestimento delle zone di produzione, dell’esposizione e della vendita, sono costituite essenzialmente da un rivestimento per lo più ligneo, adattato alle forme e dimensioni di una attrezzatura standard, quale ad esempio: una base refrigerata, un tavolo neutro o altro
• le prerogative di un sistema così concepito racchiude in sé quel concetto di adattabilità e ricollocazione itinerante peculiare della vendita nel mercato ortofrutticolo e non, oltre ad adattarsi velocemente con limitati interventi, alle mutevoli forme di vendita in  continua evoluzione materiali e sostenibilità
• i materiali utilizzati per l’allestimento sono pensati per non essere compositi, salvo per limitate eccezioni, rendendo così facilmente differenziabile il loro smaltimento o il loro riutilizzo post evento
• tra le diverse pratiche coerenti con la sostenibilità, annoveriamo la predisposizione nei punti vendita di: compattatori dei rifiuti; postazioni con erogatori d’acqua in sostituzione dei contenitori PET; piatti in ceramica e bicchieri in vetro, apparecchiature che consentono la ricarica dei dispositivi elettronici, delle postazioni dotate di tablet per veicolare le informazioni relative alla tracciabilità del ciclo alimentare, dalla primigenia fase rurale fino alla trasformazione e consumo degli alimenti arte e comunicazione
• fare ristorazione attraverso pratiche etiche e consapevoli significa anche dedicare uno spazio alle forme di espressione artistiche che trattano temi afferenti al mondo food e alle tematiche sociali connesse
• ad esempio la mostra Il Gusto della Visione, attraverso l’esposizione di libri nelle location Tracce, dal tema: Il Cibo che diventa Simbolo, interpretato da 16 artiste donne
• oppure le sculture di Giuliano Tomaino disposte lungo il percorso del decumano in corrispondenza delle 7 architetture di servizio

Nasce alla fine degli anni ‘80 come contenitore di esperienze multidisciplinari ed è composto da 12 professionisti, alcuni dei quali svolgono attività didattiche universitarie
Nei 25 anni di attività, per mezzo di un elevato numero di realizzazioni sostenibili, ha indagato i temi dei Beni Culturali, della Bioarchitettura e della Rigenerazione del Territorio.
Nel 2008 con un edificio multipiano in laterizio e legno portante, vince il Premio di Architettura Cittò di Venezia
Nel 2010 con il recupero della Centrale Mazzoni, vince il Premio di Architettura Raffaele Sirica
Nel 2011 vince l’European Colour Design Award, sull’uso del colore in Architettura
Nel 2014 vince il Premio di Architettura Green Buildings Città di Venezia
Numerosi progetti di edifici in legno passivi 2020, sono in corso di realizzazione
Un settore dello studio sviluppa Format per aziende food&beverage, ad oggi sono oltre 100 le realizzazioni in location internazionali ed ha appena completato in EXPO 2015, 17 nuovi locali Food

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