L’edificio, una struttura sanitaria privata di eccellenza per la diagnostica, sorge a Zafferana Etnea. Il lotto interessato, prospetta per due lati opposti, su strada con un dislivello di circa quattro metri; da quì l’idea di avere due diversi ingressi collegati da una rampa esterna e da un ascensore interno.
L’edificio è costituito da tre piani fuori terra più uno cantinato destinato a garage, due piani come centro polidiagnostico e all’ultimo piano, di dimensioni più limitate, l’alloggio del custode. La strategia compositiva unita al dislivello del lotto permette di mostrare quasi sempre solo due piani. L’organizzazione planimetrica è costituita da tre corpi disposti ortogonalmente tra di loro in modo da creare diversi ambiti di pertinenza. L’ingresso dal lato a monte, tramite la grande rampa, è messo in comunicazione con la corte principale, posta al livello della strada a valle. La logica progettuale, è basata sulla giustapposizione di volumi puri distinti tra loro per la differenza cromatica e l’impaginato delle aperture, che qui, mediante l’uso di infissi seriali in alluminio-acciaio, mostrano l’organizzazione funzionale e distributiva degli interni. La scelta di enfatizzare l’abbattimento delle barriere architettoniche con l’uso della grande rampa, scaturisce dalla volontà progettuale di caratterizzare sempre gli interventi, con un elemento architettonico, compositivamente dominante, in grado di svelare la struttura diagrammatica dell’edificio, in questo caso, la soluzione è sembrata quella di realizzare un percorso aereo continuo che collegasse i vari volumi tra interno ed esterno. La meraviglia del costruire, qui è stata sottolineata con l’uso degli aggetti. Sul lato a monte del piano terra c’è l’ingresso svuotato e chiuso con una grande vetrata, così il piano superiore sbalza per cinque metri, offrendo di sé un’immagine di eterea leggerezza.
L’idea complessiva, prefissata sin dall’inizio della progettazione, è stata quella di incastonare, in un terreno lavico a forte pendenza ed orientato verso il mare Ionio, una architettura dal linguaggio assolutamente contemporaneo, determinata anche dalla funzione specifica dell’intervento, in modo da caratterizzare questo brano di città, finora privo di una vera e propria identità.
SCAU Studio
SCAU Studio è stato fondato nel 1980 come studi o di progettazione architettonica e urbanistica.
Dal 2002 viene certificato il Sistema Qualità ISO 9001.
La sua filosofia è di tipo multidisciplinare che ha potuto concretizzare negli anni attraverso un’elevata capacità nei settori dell’architettura, del restauro, dell’arredamento e del paesaggio.
I partners, Angelo Di Mauro, Angelo Vecchio, Koncita Santo e Alfio Cavallaro, dispongono di uno staff di architetti, ingegneri e tecnici specializzati.
Il team di professionisti fonde l’esperienza maturata negli anni con le più innovative ricerche tecnologiche per la produzione e l’esecuzione delle opere, sia private che pubbliche, dalla progettazione alla realizzazione.
SCAU Studio cerca di contribuire a rendere il mondo un posto migliore in cui vivere.
Obiettivo è quello di evolvere e adattare l’iter progettuale, utilizzando tecnologie più innovative, trovando la giusta e unica soluzione per ogni sfida architettonica, guidando i clienti attraverso la complessità del processo decisionale per materializzare la comune visione.
SCAU Studio ricerca una costante integrazione tra le opere ed il paesaggio circostante mediante la profonda comprensione del patrimonio locale e degli elementi che lo caratterizzano, creando spazi aperti pieni di luce con una forte connessione con gli esterni e scegliendo tecnologie sostenibili che minimizzano l’impatto ambientale.
Sull’attività di SCAU Studio e sulla produzione si può consultare il volume “ SCAU Studio - Opere e Progetti” a cura di L.P.Puglisi - Edilstampa, Roma 2010.