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Automatic Mills, la rinascita di un silo per il grano

A Pardubice, in Repubblica Ceca, il sito di un mulino costruito all'inizio del Novecento, monumento nazionale, si trasforma in un vibrante centro culturale

Prokš Přikryl architekti

Automatic Mills a Pardubice di Prokš Přikryl Architekti
Scritto da Redazione The Plan -

Sulle rive del fiume Chrudimka, nel centro di Pardubice, in Repubblica Ceca, sorge il monumento nazionale Automatic Mills: questo ex complesso industriale, incentrato sull'antico mulino di inizio Novecento, è stato riconvertito in un centro a vocazione sociale e culturale.

I diversi edifici presenti sul sito ospitano oggi varie istituzioni: la Gočár Gallery, di pertinenza regionale, la galleria d'arte contemporanea di Pardubice, conosciuta come GAMPA, i laboratori centrali Sphere, dedicati alle scuole, il punto informazioni e il silo. Prokš Přikryl architekti firma l'intervento di recupero e riconversione del silo da struttura industriale a spazio multifunzionale che include una grande sala per eventi, gallerie espositive e un rooftop bar.

 

La storia di Automatic Mills in un mazzo di 212 chiavi

Automatic Mills - Prokš Přikryl Architekti ©Petr Polák, courtesy of Prokš Přikryl architekti


Realizzato nel 1909 su progetto dell'architetto ceco Josef Gočár per i fratelli imprenditori Egon e Karl Winternitz, il mulino fu ribattezzato Automatické Mlýny (in inglese Automatic Mills, in italiano Mulino Automatico) nel 1940, con l’avvento della Seconda Guerra Mondiale. In precedenza, nel 1924, il sito aveva subito un ampliamento con l'aggiunta di un silo per lo stoccaggio dei cereali.

Il mulino si era fermato nel 2013 dopo un secolo di macinazione continua della farina. Nel 2016, Mariana e Lukáš Smetana della Automatic Mills Foundation hanno acquistato il mulino dismesso, ricevendo un mazzo di 212 chiavi. I nuovi proprietari hanno poi avviato un coraggioso progetto per la trasformazione dell'ex sito industriale in un moderno distretto urbano a destinazione socio-culturale.

Il progetto di recupero e riconversione è stato affidato a importanti architetti come Zdeněk Balík, Jan Šépka, Petr Všetečka e, appunto, Martin ProkšMarek Přikryl di Prokš Přikryl architekti. I diversi interventi si intrecciano tra loro in maniera armonica, creando una continuità architettonica che unisce l'intero complesso.

 

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Un luogo dove il presente si fonde con il passato

Automatic Mills - Prokš Přikryl Architekti ©Petr Polák, courtesy of Prokš Přikryl architekti


Gli edifici all'interno del complesso di Automatic Mills, oggi come in passato, sono interconnessi grazie alla presenza di una pavimentazione in cotto che ricopre l'intero sito, come un vero e proprio tappeto di mattoni.

Alla base del progetto di Prokš Přikryl architekti c'è l'idea di aprire l'area al di sotto di quelli che un tempo erano contenitori di cereali: come l'ex sito industriale è stato aperto alla cittadinanza, a più di cento anni dalla sua nascita, così il piano terra del silos è stato trasformato in un grande spazio pubblico coperto. In questo modo, quegli antichi granai, dove oggi si svolgono mostre e altri eventi, vengono lasciati a vista, rivelando la vera essenza del silo e conferendo al luogo un’atmosfera suggestiva e carica di fascino.

All'interno, le modifiche apportate nell'ambito del progetto sono di entità minima e rispettano l'integrità dell'edificio originale. In origine, il mulino era composto da tre elementi fondamentali: la tecnologia di macinazione, ideata da Prokop e figli, la struttura portante, realizzata dal costruttore Pollert, e l'involucro esterno, progettato da Gočár. Il calcestruzzo del vecchio silo è stato lasciato a vista e sono state preservate tutte le superfici storiche, inclusi i segni di usura e le cicatrici lasciate dalle pareti divisorie rimosse.

 

La conversione del silo per il grano di Automatic Mills

Automatic Mills - Prokš Přikryl Architekti ©Petr Polák, courtesy of Prokš Přikryl architekti


I pochi materiali utilizzati per gli interni sono stati selezionati con attenzione, e la palette cromatica di colori tenui risulta essere in sintonia con l'autenticità dell'edificio. I pannelli in vetrocemento del pavimento al piano terra e nella hall al quinto piano creano un percorso di luce che si snoda attraverso tutti i piani dell'edificio, fino al seminterrato. Destinato ai locali di servizio, il seminterrato appare come un mondo sotterraneo a sé stante, concepito come una vasca impermeabile in calcestruzzo a vista con spesse pareti.

Salendo ai piani superiori, l'intervento più significativo è rappresentato dall'inserimento di una sala polivalente nell’ex sala macchine al quinto piano, che offre una vista privilegiata su tutta l'area circostante. Questo spazio accoglie ora una varietà di eventi, tra cui conferenze, concerti e spettacoli teatrali. La sala è stata completamente rinnovata, conservando solamente la muratura perimetrale originale; sono state inserite nuove colonne che si integrano con quelle preesistenti ed è stata realizzata una nuova copertura. 

La terrazza sul tetto, accessibile anche per le persone con disabilità motorie, offre un posto dove concedersi un momento di relax con una vista panoramica sulla città. Qui, i mattoni rossi delle merlature esistenti si fondono con il colore grigio del calcestruzzo a vista del nuovo rooftop bar, in armonia con il nuovo uso del sito.

 

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Credits

Location: Pardubice, Czech Republic
Completion: 2023
Built area: 357 sq. m
Gross floor area: 1.848 sq. m
Client: Automatic Mills Foundation
Architect: Prokš Přikryl architekti
Main contractor: STAKO Hradec Králové

Consultants
Civil: Jan Kolář
Fire Protection: Projekty PO
Ventilation: Mikroklima
Plumbing: MK Profi
Electrical: Miroslav Bouček
Acoustics: Soning
Lighting: Ladislav Tikovský [AST]
Geothermal: Gerotop
Heating: Jiří Vik
Structural: STA-CON
Regulation: Tecont
Lift: TRAMONTÁŽ
Graphic Design: Richard Wilde

Photography by Petr Polák, courtesy of Prokš Přikryl architekti

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