In stereometria, esiste indubbiamente una teoria che spieghi la perfetta piegatura dell’angolo: per esempio il modo in cui la facciata principale incontra un prospetto laterale; o una forma geometrica ideale per descrivere un quarto di colonna apparentemente incastonato in un blocco solido in forma architettonica.
Questo apprezzamento per la geometria dei volumi non rettilinei e per l’integrazione di più elementi costruttivi è intrinseco al Building B, completato di recente da WORKac all’interno del complesso di Mission Rock a San Francisco. Per lo studio newyorkese si tratta del primo progetto sulla costa occidentale e della prima esperienza nel campo degli immobili commerciali ad alte prestazioni. Mission Rock, il cui masterplan è stato redatto da Perkins&Will per lo sviluppatore Tishman Speyer e la squadra di baseball dei Giants, è stato concepito come un nuovo quartiere urbano sulla baia di San Francisco, con vista a est sull’oceano, dove le petroliere attendono pazientemente di attraccare a Oakland, e a nord sullo stadio Oracle Park, casa dei Giants.
Il nuovo quartiere sorge su un terreno pianeggiante, precedentemente adibito a parcheggio di superficie, estremamente utile nei giorni delle partite, ed è delimitato sul lato della baia da una successione di moli lineari che si estendono nel mare. Finora sono stati costruiti quattro dei nove edifici previsti dal piano regolatore approvato previa consultazione pubblica con la città di San Francisco, ognuno dei quali rappresenta un blocco urbano a sé stante. Un nuovo parco progettato da Scape occupa il terreno di forma irregolare affacciato sul canale che separa Mission Rock dallo stadio. L’edificio a nord-est, firmato da Henning Larsen, ospita gli uffici di Visa, la società di carte di credito fondata a San Francisco nel 1976. A ovest si eleva The Canyon di MVRDV, il più alto dei quattro edifici color...
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