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I Terrazzamenti Abitati

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I Terrazzamenti Abitati di Studiorossi + Secco | THE PLAN
Scritto da Redazione The Plan -

“I Terrazzamenti Abitati” sono un insediamento nell’entroterra ligure di Cervo, costituito da quattordici nuove unità abitative, situate nel declivio del terreno e circondate dagli ulivi e da una pineta. Il progetto identifica il principio insediativo nella struttura dell’ambiente, in cui il terrazzamento è elemento fondamentale per l’antropizzazione del territorio collinare, con attenzione ai fini produttivi di un’agricoltura abbarbicata al terreno collinare. Il progetto, come ispirazione immediata, riflette sulle tradizionali caselle liguri di presidio del territorio rurale, piccole costruzioni incastonate nel terreno e realizzate in pietra a secco, funzionali al presidio agricolo ed alla protezione dei prodotti della terra, degli animali e delle persone. Il progetto trasforma questo modo di integrare la costruzione al terreno in un fondamento per definire qualità abitative di grande rilevanza, nell’attenzione ai valori paesaggistici che divengono componente essenziale dell’intervento, procedendo in termini egualitari nell’offrire alle residenze visuali sul paesaggio, luminosità e linearità degli interni, una relazione efficace ed elegante fra spazi interni ed esterni. Se un elemento fondamentale del paesaggio ligure è l’uso della pietra, risorsa primaria a cui si è sempre attinto senza parsimonia per opere di costruzione (muri di sostegno dei terrazzamenti coltivati, pavimentazioni delle strade campestri, costruzioni rurali), il progetto per i “terrazzamenti abitati” ragiona in continuità con queste modalità costruttive: inserirsi con discrezione nel pendio collinare, assecondare i declivi, sfruttare le pendenze naturali per ricavare i luoghi dell’abitare, preservare quanto più possibile le caratteristiche del paesaggio naturale e antropizzato nel corso del tempo. Un’accurata analisi del sistema di appoderamento del sito introduce la consistenza concreta delle residenze in una soluzione insediativa di lineare razionalità (ed espressività, architettonicamente) attraverso il sistema di terrazzamenti in pietra, soluzione in grado di proporre coerenza progettuale – in una prospettiva di contemporaneità riflessiva e misurata – nel processo storico delle modalità di antropizzazione. I volumi semplici, che rispondono ad una chiarezza compositiva lineare ed espressiva, caratterizzano le unità abitative: l’orientamento verso valle e verso il mare diviene dato essenziale, la pendenza del terreno si trasforma in un dato di forza del progetto, garanzia per la costituzione di un sistema aggregativo in armonia con il contesto. Selezionando come sedime di progetto le aree con una minore densità di alberature preesistenti, come nelle tipiche caselle i volumi delle quattordici abitazioni sono parzialmente interrati nel terreno. Gli spazi abitativi beneficiano di una diffusa luminosità diurna attraverso le ampie pareti vetrate scorrevoli nei prospetti orientati verso il paesaggio, con l’integrazione della luce fornita dai lucernari posti nelle coperture a tetto vegetale di ogni unità.  Questo sistema di aperture consente di accoppiare alla luce naturale la ventilazione naturale degli ambenti interni, fornendo condizioni ottimali nel variare delle stagioni. Il progetto disegna relazioni fra gli spazi interni ed esterni delle residenze: gli aggetti delle coperture, i frangisole e i pergolati inducono forme di compenetrazione dell’abitare, che dilatano gli spazi; nello stesso tempo questi elementi contribuiscono anche ad ottimali condizioni climatiche negli edifici. La composizione risulta così una connessione fra componenti di linearità geometrica (i prospetti vetrati) e componenti articolate (gli aggetti intrecciati ai pilastri obliqui, i frangisole, i pergolati), orientandosi a sostenere qualità di vivibilità nell’eleganza dell’architettura, in un insediamento che inquadra nella definizione di un progetto ambientale i camminamenti di accesso, gli spazi verdi esterni di pertinenza delle abitazioni, le murature in pietra locale, in un’architettura composta di pietra, luce, vetro e paesaggio. 

Luogo: Cervo (IM)
Committente: Covire
Anno di Realizzazione: 2018 
Superficie Costruita: 1,200 m2
Architetti: studiorossi+secco architettura
Design Team: Katia Carli, Cristina Gagliolo, Veronica Insana
Direzione dei Lavori: Mario Clemente Rossi
Impresa di Costruzione: Mirone M Costruzioni Arnasco

Consulenti
Strutture:
Eleonora Bertolotto
Impianti: Corrado Giromini
Geotecnica: Lionello Belmonte
Collaudi: Gianluigi Petrini

Fotografie: © Moreno Maggi, courtesy studiorossi+secco

 

studiorossi+secco
Fondato nel 1954 a Genova da Luigi O. Rossi; lo studio è oggi guidato da Mario C. Rossi ed Eleonora Secco, ha sede a Imperia e si occupa di architettura su varia scala, con particolare attenzione alla ricerca del tema dell’abitare e dello spazio pubblico. 
Studiorossi ha rappresentato l’Italia al Tokyo International Forum nell’ambito della mostra ITALY NOW, in occasione del World Congress of Architects promosso dall’International Union of Architects. 
Si segnalano le pubblicazioni uscite su: The Plan webzine, Ottagono, Almanacco di Casabella, Casabella web, L’architettura - cronache e storia, Parametro, Design Context , ADM, Artribune, Cadernos da Faculdade de Arquitetura da Universidade Técnica de Lisboa e Planur-e.  Lo Studiorossi + Secco ha vinto il Premio Nazionale Selinunte 2016 ed è stato selezionato alla seconda Biennale di Architettura di Pisa 2017.

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