A Città del Messico, un’abitazione trasparente e permeabile, dove architettura, interni e paesaggio si intrecciano per dare forma a un nuovo modo di vivere il verde in città
Nel cuore di un quartiere residenziale a bassa densità di Città del Messico, la residenza Cárpatos si distingue per la sua capacità di integrare spazio abitativo e natura. Progettata da IUA Ignacio Urquiza Arquitectos con gli interni curati da Vieyra Studio, la casa sorge su un lotto di 400 m² e nasce dall'incontro tra le restrizioni urbanistiche e il desiderio di creare un ambiente aperto e permeabile.
La casa si distingue per una planimetria stretta e allungata, progettata per adattarsi alle normative urbanistiche, ottimizzando lo spazio interno e creando una continua connessione con l’esterno.
Uno degli elementi chiave del progetto è il giardino perimetrale, concepito come una foresta nebulosa che avvolge tre lati della struttura in acciaio e vetro, arricchendo l’esperienza sensoriale degli abitanti.
Al centro del progetto, un altro giardino si inserisce in un vuoto accanto alle circolazioni verticali, amplificando la percezione di continuità e regolando naturalmente la temperatura interna.
La facciata esalta il carattere mutevole dell’edificio: i vetri blu-verde riflettono il cielo e il paesaggio, mimetizzando la casa con il contesto naturale. Il colore della struttura, scelto dalla palette cromatica tipica di Le Corbusier, si integra con il verde del giardino, mentre lo stucco grigio chiaro diffonde una luce morbida all’interno, smorzando la rigidità del volume.
La casa si sviluppa su quattro livelli, ognuno con una destinazione specifica, organizzando le funzioni in
modo da favorire un’esperienza abitativa fluida. Nel seminterrato trovano posto gli spazi di servizio e alcune aree dedicate al tempo libero, tra cui la palestra, la sala giochi, l’ufficio e la cantina.
Al piano terra si distribuiscono le aree sociali, che stabiliscono un rapporto diretto con il giardino perimetrale. Qui gli ambienti si aprono verso l’esterno, cercando una continuità visiva e funzionale con la vegetazione circostante, così da rafforzare la sensazione di una casa che respira insieme al paesaggio.
Il primo piano, infine, è riservato alla zona notte, con tre camere da letto affacciate sul verde, in un delicato equilibrio tra intimità e apertura.
L’ultimo livello, costituito dalla terrazza sul tetto, rappresenta un’estensione dello spazio sociale, interamente dedicata all’area giochi per bambini e immersa tra giardini pensili e coperture in argilla: un luogo di svago all’aperto in connessione con il contesto urbano e naturale.
Gli interni della casa sono caratterizzati da una combinazione di trasparenze, materiali e tessuti. Gli arredi disegnati da Lorena Vieyra, insieme alle tende dai toni neutri, creano un gioco di sovrapposizioni che sottolinea la leggerezza dello spazio.
Divani e mobili nei toni del grigio, disposti nei vari ambienti, si abbinano a elementi in legno, bilanciando modernità e naturalezza.
Il progetto paesaggistico di Thalia Davidoff rafforza il concetto di abitare una foresta nebulosa, dissolvendo i confini tra interno, esterno e i limiti fisici della proprietà.
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Location: México City, México
Area: 800 sq. m
Architect: IUA Ignacio Urquiza Arquitectos
Interior Design: Vieyra Studio
Consultants
Structural: Moncad, Jorge Cadena
Lighting: LDT Iluminación
Landscape: Aldaba Jardines, Thalia Divadoff
Photography by Rafael Gamo, courtesy of IUA Ignacio Urquiza Arquitectos